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Una manifestazione di protesta, in programma domani pomeriggio alle 17 a Piazza delle ancore di Calderà, che nasce dall’idea di diversi operatori sanitari del presidio ospedaliero Cutroni Zodda che insieme a numerosi cittadini e alcune associazioni locali a conoscenza del nuovo piano regionale sanitario siciliano da poco approvato, che porterà alla chiusura del PRONTO SOCCORSO e di diversi REPARTI dell’OSPEDALE DI BARCELLONA P.G., non ci stanno con questa ridicola riforma che porterà solo ed esclusivamente DISAGI ALLA SALUTE DEL CITTADINO!

Operatori, cittadini e associazioni uniti in questa battaglia per il diritto alla salute, si appellano con forza contro chi in questo momento è indifferente e negli anni ha portato al depauperamento del noscocomio di Barcellona: “Proprio per questo motivo il nostro grido di protesta – scrivono gli organizzatori sulla Pagina Facebook –  sarà incentrato principalmente contro il piano sanitario appena firmato ed approvato e contro TUTTI COLORO CHE LO HANNO REDATTO, fermo restando anche le colpe delle precedenti classi politiche che pur potendo potenziare il presidio ospedaliero di Barcellona P.G. NON LO HANNO MAI FATTO PER MANTENERE IL LORO STATUS DI “BENEFATTORI” DELLA COMUNITA’!!!!!! A TUTTO QUESTO NOI DICIAMO NOOOOOOOOOO!!!!!!!!!! L’OSPEDALE DI BARCELLONA P.G. DEVE ESSERE POTENZIATO ! NON DECLASSATO!!!!

A fine di tale evento verranno consegnate a chi di comptetenza TUTTI I NOSTRI CERTIFICATI ELETTORALI. I VARI POLITICI DI TURNO ( e chi per loro) che hanno portato a tutto ciò DOVRANNO VERGOGNARSI di cercare voti alle prossime elezioni regionali che si terranno entro fine anno.

TUTTI POSSONO E DEVONO PARTECIPARE!!!!!!!!! Per la buona riuscita dell’evento si cerca la massima collaborazione possibile da parte di tutti i cittadini e dalle diverse associazioni presenti sul territorio che hanno a cuore la salute di tutto il comprensorio. Si cerca altresì la collaborazione di tutti i comuni appartenenti al nostro distretto sanitario e quindi dei sindaci e dei cittadini dei vari comuni interessati alle conseguenze di questo DISASTROSO PIANO SANITARIO”.