Si è tenuto stamani l’incontro tra il Sindaco, Roberto Materia, l’Assessore all’Urbanistica, Angelo Paride Pino, e il Prof. Fabio Lentini, autore dello studio geologico del Piano Regolatore Generale.
Come previsto, all’incontro hanno partecipato anche il Prof. Giuseppe Cangemi, progettista del P.R.G. – insieme al gruppo di progettazione formato dagli Arch. Giovanni Cattafi, Mario Nastasi e Santino Nastasi – e l’Ing. Bruno Manfrè, responsabile del Dipartimento provinciale della Protezione Civile.
Presenti anche i tecnici comunali Ingg. Carmelo Perdichizzi e Salvatore Torre, gli esperti recentemente nominati dal sindaco – Bruno, Genovese e Ingegneri – e il Dr. Giuseppe Nania, la cui opera volontaria è stata determinante per l’approntamento del Piano Comunale di Protezione Civile.
Nell’illustrare il suo lavoro, il Prof. Lentini ha posto l’accento sul fatto che per perseguire efficacemente il fine dell’ottimale pianificazione urbanistica tenuto conto dei vincoli derivanti dall’assetto del territorio e dai conseguenti rischi prospettici – idrici, idrogeologici, sismici, etc. – è necessario il raccordo, l’azione sinergica tra le diverse professionalità coinvolte nell’azione programmatoria: geologi ed urbanisti.
Nella realtà, peraltro, esistono fattispecie stratificate e consolidate nel tempo – antiche e diffuse nel territorio nazionale – di cattiva utilizzazione del territorio, che oggi risultano difficilmente sanabili e che vanno affrontate in sede di pianificazione di protezione civile.
Il sindaco Materia, nel condividere le valutazioni del Prof. Lentini, a sua volta ha osservato che la dimensione delle questioni che ne derivano chiaramente sfugge alle capacità dei Comuni, sia per i profili relativi alle competenze, sovente frammentate tra più Amministrazioni, sia per le risorse finanziarie occorrenti, per cui risulta necessario che di esse si faccia carico la Protezione Civile, come autorevole portavoce nei confronti dell’Amministrazione Regionale o del Governo nazionale delle necessità che si manifestano in ambito locale. Ad esempio di quanto affermato il Sindaco ha citato gli interventi di messa in sicurezza e di mitigazione dei rischi resi necessari dall’alluvione del 22.11.2011, i cui procedimenti sono in corso ancora oggi, trascorsi alcuni anni dall’evento, e da quella del 10.10.2015.
L’Ing. Manfrè ha fatto rilevare che lo studio del Prof. Lentini disegna le condizioni in cui si trova il territorio di Barcellona Pozzo di Gotto e impone alcune riflessioni: i suoi esiti, infatti, definiscono scenari di rischio che vanno eventualmente rappresentati e affrontati, operando gli opportuni aggiornamenti, all’interno del Piano di Protezione Civile recentemente approvato dal Consiglio Comunale.
A proposito degli interventi post alluvione, l’Ing. Manfrè ha riferito che sono stati assegnati gli incarichi per gli studi geologici relativi alle opere da eseguire a Femminamorta e Migliardo e che è in corso la progettazione degli interventi che riguardano il torrente Longano; si è impegnato anche a sostenere l’azione dell’Amministrazione per sollecitare le opere di messa in sicurezza del torrente Mela.
Lentini e Cangemi hanno rimarcato che la pianificazione del territorio deve muovere da una visione unitaria e “incrociare” le diverse visioni specialistiche: geologia, pianificazione urbanistica e pianificazione di protezione civile.
Il Prof. Cangemi, in conclusione, ha avuto modo di apprezzare l’approccio positivo alla questione da parte dell’Amministrazione di Barcellona Pozzo di Gotto che ha manifestato la sua condivisione rispetto a tale modo di vedere, e dunque ha auspicato che questi concetti si tramutino in direttive coerenti per l’elaborazione del prossimo Piano Regolatore Generale.