Risale a pochi giorni fa la segnalazione da parte di Legambiente del Longano sulla presenza di discariche nel territorio di Barcellona Pozzo di Gotto con particolare riferimento alle zone periferiche della città e delle frazioni.
Legambiente del Longano più volte ha inviato segnalazioni agli Enti preposti sollecitando un rapido intervento di rimozione di rifiuti solidi urbani e speciali e soprattutto un’azione di controllo del territorio atta alla repressione del fenomeno di abbandono di rifiuti, così è stato in alcune zone, dove la situazione di degrado generata dal conferimento illegale dei rifiuti per strada sembra arginata da un adeguata politica di pulizia e controllo capillare, ciò a dimostrazione che le segnalazioni seguite da interventi mirati sortiscono un effetto positivo sulla gestione corretta dell’ambiente.
“Purtroppo in alcune zone quali la Bretella di collegamento a suo tempo realizzata per far fronte alla interruzione della litoranea che collega Barcellona Pozzo di Gotto a Terme Vigliatore,- si legge nella nota dell’associazione ambientalista – all’altezza di Via Spiaggia Cantoni e precisamente nel tratto compreso tra Stretto Cantoni e Saia Cantoni la situazione fotografata nella giornata di domenica 22 gennaio dall’associazione mette in evidenza la presenza di una micro discarica di rifiuti speciali: materiale di demolizione , lastre di cemento amianto copertoni e rifiuti speciali di varia tipologia, come da foto allegate . Riteniamo perciò doveroso che le autorità competenti mettano in atto tutte le misure necessarie ad arginare il fenomeno affinché non si ripeta.
Invitiamo l’Amministrazione Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto a valutare la possibilità di chiudere al transito la bretella di accesso ormai non utilizzata per la viabilità, al fine di evitare l’abbandono di rifiuti.
Legambiente ritiene che, in assenza di efficaci iniziative per contrastarlo, il fenomeno di proliferazione delle micro discariche stia assumendo, rispetto anche al recente passato, dimensioni sempre maggiori e preoccupanti. “Quanto scritto affinché, – conclude il presidente Carmelo Ceraolo – effettuati i dovuti accertamenti e si possa provvedere all’emanazione dei provvedimenti di competenza in merito alla rimozione ,all’avvio a recupero dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi”.