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Riceviamo in redazione e pubblichiamo integralmente il Lavoro di gruppo della Classe III B  della Scuola Secondaria di Primo Grado G. Verga, appartenente all’I.C. Capuana di Barcellona Pozzo di Gotto, riguardante il tema ‘Adolescenza e dipendenze’. Viene descritto dagli alunni l’incontro con un medico al quale è fatta dagli stessi un’interessante intervista.

Il 24 novembre 2021, nell’ambito del percorso di studio delle problematiche dell’età adolescenziale, sotto la guida dell’insegnante di lettere, prof.ssa Laura Lemmo Gallo, noi alunni della classe III B abbiamo incontrato un medico d’emergenza, la dott.ssa Maria Grazia Accetta, che svolge la propria professione nel Pronto Soccorso del nosocomio della vicina cittadina di Patti. L’incontro ha avuto come tema gli aspetti clinici e le problematiche di salute connesse con l’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti e le complicanze a breve e a lungo termine correlate con l’abitudine al fumo.
La dottoressa ci ha parlato dello stato di ebbrezza alcolica e dei vari livelli di gravità fino al coma etilico. In particolare, ha posto l’attenzione sulle stragi del sabato sera, ma anche sui gravi problemi epatici e sugli effetti sul cervello indotti dall’alcolismo cronico. E’ passata poi a elencare le droghe di maggiore uso tra i giovani; ha spiegato quali sono i quadri clinici che possono presentarsi in seguito all’utilizzo di sostanze stupefacenti e le conseguenze, che vanno dai danni all’apparato cardiovascolare a quelli gravissimi a carico delle cellule cerebrali. Riguardo al fumo, altra abitudine voluttuaria molto diffusa ad ogni età, i danni diretti alle vie respiratorie possono risultare importanti: malattie respiratorie croniche, bronchiti ed enfisemi, fino all’insufficienza respiratoria acuta. Oltre a ciò, è alto il rischio di sviluppare tumori associati all’assorbimento dei prodotti della combustione del tabacco, che sono mutageni e cancerogeni.
La dott.ssa Accetta ha sottolineato come il lungo periodo di lockdown, dovuto alla pandemia e lo stato di ansia persistente legato al rischio di contagio abbiano portato alla riacutizzazione di malattie mentali e psichiatriche da tempo cronicizzate e all’insorgenza di nuovi quadri patologici, nonché  all’esacerbazione di situazioni di dipendenza da sostanze stupefacenti, alcol o nicotina.

Noi ragazzi abbiamo partecipato con grande interesse, attenzione  e curiosità a questo importante incontro. Riportiamo di seguito alcune delle domande che abbiamo rivolto alla dott.ssa Accetta e le relative risposte.

 

D: Quali funzioni svolgono i medici d’urgenza?
R: I medici d’urgenza si occupano della diagnosi e del trattamento di emergenze mediche, chirurgiche e traumatologiche in grado di mettere a rischio la vita del paziente.

D: Che età hanno i ragazzi che arrivano in Pronto Soccorso?
R: La maggior parte dei ragazzi ha dai 16 ai 20 anni e giunge al Pronto Soccorso in stato di ebbrezza o di intossicazione da utilizzo di droghe/alcol o a causa di incidenti automobilistici. E ciò accade, per lo più, il sabato sera.

D: Quali sono i motivi per cui un ragazzo si droga/assume alcool?
R: Le cause potrebbero essere molte: l’impulso di provare ciò che è proibito o il bisogno di sentirsi libero dai problemi o anche la falsa convinzione di poter ottenere una maggiore considerazione dal gruppo che si frequenta. La questione di fondo che genera questa ricerca rimane comunque la mancanza di un modello formativo e culturale adatto a rispondere alle esigenze del giovane che, sentendosi sfiduciato, insicuro e disorientato, decide di ricorrere alla droga o all’alcol.
Al Pronto Soccorso si cerca di capire cosa il ragazzo abbia assunto, si eseguono gli esami del sangue e delle urine, ma anche altri tipi di esami. Insomma, si interviene per diagnosticare e trattare la situazione d’emergenza.
Se si ha la certezza che sia stata assunta droga o alcol, il tossicodipendente seguirà un percorso di recupero al SERT (Servizio per le Tossicodipendenze) che è un servizio pubblico del Sistema Sanitario Nazionale dedicato alla cura, alla prevenzione e alla riabilitazione delle persone che hanno problemi derivanti dall’abuso di sostanze psicoattive, come ad esempio droghe e alcol,  in grado di generare dipendenza. Altra via alla disintossicazione è quella delle comunità di recupero. In ogni caso, la strada sicuramente più importante da seguire è quella della prevenzione, spiegando ai giovani che drogarsi non è “una furbata”!

D: Come fate a capire se un giovane abbia assunto alcol o droghe?
R: Se il giovane ha assunto alcol, i valori dello zucchero nel sangue spesso si abbassano, si chiama ipoglicemia, e l’alcol diventa dosabile nel sangue. Nei casi più gravi in cui l’alcolemia è molto elevata il giovane può entrare in coma. Inoltre si intuisce anche perché se ne sente l’odore. E’ invece più difficile capire se si tratta di assunzione di droghe. E’ evidente solo una forma di euforia e, non conoscendo il paziente, non è possibile fare una diagnosi. Tuttavia, si controllano nell’immediato le narici e la bocca, poiché potrebbero rimanerne dei residui e, quando possibile, si preleva un campione di urine per la ricerca dei metaboliti di alcune droghe, purtroppo non di tutte.

D: Un ragazzo che arriva in ospedale ammette di aver assunto sostanze stupefacenti?
R: No, i ragazzi non lo dicono mai ai medici, forse per paura di essere denunciati.

D: Rimangono segni indelebili sul corpo?
R: Sì, rimangono segni indelebili sul corpo, per esempio, una continua perdita di sangue dal naso. Tra l’altro i tossicodipendenti sono molto di più suscettibili alle infezioni da parte dei batteri, poiché tutta la mucosa nasale risulta alterata, quasi “bruciata”, priva si quelle ciglia e di quei piccoli peli che normalmente trattengono gran parte dei germi presenti nell’aria che causano malattie. Inoltre, con l’uso di stupefacenti, l’invecchiamento cerebrale è precoce e si può arrivare alla demenza anche in età non senile.

D: Quali sono le conseguenze del fumo?
R: Fumando anche solo un’unica sigaretta le persone si procurano tantissimi problemi soprattutto a carico dell’apparato respiratorio e dell’apparato circolatorio dove il fumo procura danni immediati. E poi si possono verificare degli effetti a lungo termine perché tutte le sostanze nocive si accumulano nei polmoni, i quali cambiano anche colore, da rosa carne a un colore scuro.

D: E’ maggiore l’abuso di fumo o di alcol?
R: L’abuso maggiore è quello di alcol perché purtroppo, al momento, di tendenza tra i giovani. Il ragazzo o la ragazza consumano bevande alcoliche perché scoprono il piacere dell’efficacia di una sostanza chimica attiva sul cervello in grado di “sballare” e di facilitare le relazioni sociali.

D: Che impatto ha avuto il lockdown sui giovani?
R: Il lockdown ha avuto un impatto negativo poiché ha portato ad un aumento dell’abuso di queste sostanze.

Cari ragazzi, prestate molta attenzione e siate sempre propositivi e forti senza lasciarsi trascinare in scelte sbagliate. Se avete un problema parlatene con qualcuno, chiedete aiuto, non chiudetevi in voi stessi. Se avete un amico che tende ad isolarsi o in preda a sbalzi di umore, mostrategli una reale vicinanza emotiva. Ditegli che può contare su di voi. La vita è un dono prezioso che va difeso e custodito con grande cura!

Maria Grazia Accetta