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Sono bastate alcune settimane alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura per individuare e procedere all’arresto dei delinquenti che lo scorso mese avevano aggredito Pietro Carbone, titolare del “Perditempo”, noto locale ubicato nella zona dell’Ex Pescheria di via Longo, cuore della movida barcellonese, e alcuni suoi collaboratori.

All’indomani di quell’episodio avevamo tutti manifestato preoccupazione perché vicende del genere sono un oltraggio ai principi basilari del vivere civile e rischiano di vanificare il percorso positivo intrapreso con tanta fatica per far rinascere la vita serale nella nostra città.
Esprime soddisfazione l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Materia: “La brillante azione delle Forze dell’Ordine e della Magistratura – a cui rivolgo l’apprezzamento e la gratitudine di tutta la comunità di Barcellona Pozzo di Gotto – non vale, dunque, soltanto a consegnare alla giustizia gli autori di un reato, ma soprattutto a riaffermare il principio di legalità e a restituire serenità a tutti.
La via Longo, e con essa la Vecchia Stazione, la piazza Beppe Alfano, e tutti gli altri luoghi dell’aggregazione e dello svago nella nostra Città, tornano ad essere appieno simbolo di socializzazione e di serenità, occasione e speranza di un percorso di crescita sociale, culturale ed economica che colloca i giovani al suo centro.
Approfitto dell’occasione, anzi, per evidenziare come, nel solco di questo percorso e per assicurare la serenità di tutti in occasione del prossimo capodanno, anche per questo fine 2018 ho adottato un’ordinanza – la n. 93, proprio in data di oggi – che stabilisce rigorosi divieti all’uso di petardi, botti o di altri congegni esplodenti, il divieto di vendita di bevande alcoliche e quello di cessione/immissione di contenitori in vetro nella zona di Piazza Duomo e nelle aree circostanti per l’intera notte di Capodanno, fermi restando i divieti ordinariamente imposti dall’ordinanza n. 44/2017.
Rinnovo, infine, l’appello a tutti i giovani affinché vivano in modo sano il tempo e rifuggano da tutti quei comportamenti che degradano l’ambiente in cui tutti noi abbiamo il diritto e il piacere di vivere”.