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Si è insediato stamattina, come abbiamo riportato nel precedente articolo, il neo sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, avv. Pinuccio Calabrò. Alla presenza della stampa e di pochi intimi, viste le normative anti Covid-19, il nuovo primo cittadino ha dapprima visitato la sua stanza per poi recarsi in aula consiliare, dove è avvenuta la proclamazione.

E’ qui che, per la prima volta, Pinuccio Calabrò ha indossato la fascia di sindaco della sua città. Quella in cui, come ha più volte tenuto a rimarcare in questa campagna elettorale, è “nato, cresciuto, si è realizzato e ha costruito la sua famiglia”.

Una cerimonia di insediamento sobria, senza fronzoli, con la testa già rivolta “ai fatti” e poco spazio per le parole. Lo stesso primo cittadino ha rilasciato infatti soltanto una brevissima dichiarazione, prendendo la parola in aula consiliare: “Fatti ne dobbiamo porre in essere parecchi, molti. La prima cosa sarà dare nel più breve tempo possibile a Barcellona Pozzo di Gotto la sua Giunta. In questo momento non ho altro da dire se non ringraziare tutti. E passare appunto ai fatti”.

Intanto è partito il toto-assessori che dovrebbero comporre il mosaico della squadra assessoriale. Ai primi quattro designati durante la campagna elettorale, che salvo complicazioni dovrebbero essere confermati: Santino Calderone, Roberto Molino, Natale Munafò e Giuseppe Benvegna, si dovrebbero aggiungere altri figure a coprire gli ultimi tre tasselli del team del governo cittadino scelto da Calabrò.

Con molta probabilità si terrà conto del risultato elettorale delle liste, senza andare a scegliere figure tecniche, esterne al raggio politico a sostegno della candidatura del primo cittadino. Forza Italia, Diventerà Bellissima e Fratelli D’Italia si confronteranno per trovare una sintesi sui nomi e le figure da sottoporre al vaglio del Sindaco. C’è anche da considerare il tassello del presidente del consiglio comunale, in collegamento con le scelte assessoriali, che passerà dall’insediamento del primo nuovo consiglio e le successive valutazioni per andare al voto unitario.

Tra i nomi che alcuni ‘rumors’ di ambienti politici e in considerazione dei numeri elettorali, il dialogo e il confronto tra le forze in campo verte su un rientro di Angelita Pino in quota Forza Italia, Melangela Scolaro prima degli eletti in Fdi, e un altro assessorato conteso tra FI e Diventerà Bellissima.

Intanto in merito al riconteggio e alle verifiche dei voti scrutinati nei singoli seggi, in atto da martedì al Comune, per via di ritardi e incongruenze nel metodo di calcolo, denunciati da diversi candidati consiglieri, la Commissione elettorale incaricata cerca di fare chiarezza al fine di definire numero di voti esatti ed assegnare i seggi ai consiglieri che hanno ottenuto più voti. Si sono registrate presso gli uffici preposti, – oltre ai ritardi segnalati anche dalla nostra redazione nella giornata di martedì 6 ottobre – nella pubblicazione dei dati definitivi delle liste e candidati, anche numerosi errori di rendicontazione dei voti effettivi riportati nei verbali giunti a Palazzo Longano.

Al momento in sostanza i dati pubblicati sul sito non sarebbero da considerarsi ufficiali, almeno per due liste interessate, a causa di grossolani errori nella compilazione delle schede in cui andavano aggiunti i voti delle liste con i relativi candidati riportati poi nei verbali giunti al Comune. In dubbio soprattutto, nella lista Città Aperta dove per due voti si giocano lo scranno Federica Maio (289) e Gabriele Sidoti (287), e nella lista Calabrò Sindaco tra Carmen Trovato (319 e Tindaro Grasso (318), dove lo scarto risulta addirittura di un solo voto, secondo gli attuali dati pubblicati sul sito del Comune.

A quanto pare, invece ai candidati consiglieri rispettivamente Sidoti e Grasso mancherebbero 4 voti per parte, utili a questi ultimi per ‘scavalcare’ i colleghi di lista e prendere lo scranno in Consiglio. Inoltre incongruenze si sono verificate anche con altre liste, risultate ininfluenti ai fini dei seggi cosniliari, quindi la Commissione preposta sta mettendo ordine in attesa di un documento inviato dalla Regione, che sta causando giorni di ritardo per ufficializzare i nomi esatti di chi farà parte del prossimo civico consesso.

La questione che è diventata una vera ‘querelle’ dovrebbe risolversi entro questa settimana, con gli uffici di Palazzo Longano pronti alla pubblicazione sul sito del Comune dell’elenco dei consiglieri.