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In tantissimi sabato scorso a Barcellona Pozzo di Gotto (Me), a Palazzo Fazio, per assistere alla presentazione del mio libro “Bonjour Casimiro” (Rubbettino Editore) promossa dall’associazione “Palazzo Fazio” insieme alla “Pro Loco Alessandro Manganaro” nell’ambito del ciclo “Le stagioni dei Gattopardi”.
Ringrazio per la partecipazione e l’ospitalità il Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Pinuccio Calabrò; l’assessore alla Cultura, Angelita Pino; la padrona di casa, Lucia Pulejo dell’Associazione Palazzo Fazio; Salvatore Scilipoti, presidente della “Pro Loco Alessandro Manganaro” e lo storico e critico d’arte Andrea Italiano.
Un bel momento di condivisione, conversando, grazie anche agli interessanti interventi dei relatori e alle domande del pubblico, di gattopardi siciliani, di miti e storie della nostra Sicilia e di luoghi memorabili in cui tutto può accadere. E al termine, dolci siciliani per allietare il palato.

Abbiamo voluto aprire con le parole del Prof. Alberto Samonà, ex Assessore regionale ai Beni Culturali, che lo scorso 4 marzo 2023 in uno strapieno Palazzo Fazio ha brillantemente intrattenuto i tanti amanti dei “gattopardi di Sicilia”, uomini e donne che sono intervenuti a questo evento perché amanti di un periodo storico così lontano eppure così vicino… e nello specifico di “persone e personaggi” che si sono distinti per le loro azioni volte al bene, alla bellezza.

Effettivamente meritoria l’iniziativa che nelle scorse settimane aveva portato in questo meraviglioso scenario aperto alla città da Nino e Lucia Pulejo, Giuseppe Andrea Mallandrino, cugino di Tomasi di Lampedusa e Villa Cianciafara, mentre per il secondo appuntamento è arrivato a Barcellona Pozzo di Gotto un uomo dalla cultura poliedrica, scrittore, giornalista, amante del teatro e delle arti… anche lui appartenente ad una di quelle famiglie che hanno fatto la storia di questa terra.

Moderatore della serata è stato il Presidente della Pro Loco “Manganaro” Salvatore Scilipoti che ha subito dato la parola all’Assessore alla Cultura Angelita Pino, la quale ha prima ricordato come, nel suo precedente mandato, abbia fatto conoscere agli studenti il bellissimo Palazzo Fazio, mentre a seguire ha illustrato con dovizia di particolari il nutrito curriculum di Alberto Samonà che non a caso l’ha scherzosamente “la mia biografia”.

 

Quindi ha preso la parola lo stesso Avv. Scilipoti che si è soffermato sul progetto intrapreso dalla Pro Loco che guida e volto a far scoprire ai barcellonesi sia il Palazzo Fazio che tutte le vicende correlate proprio ai tanti gattopardi siciliani con il fondamentale apporto di Lucia Pulejo, che nel suo indirizzo di saluto ai presenti si è detta dispiaciuta per l’assenza del padrone di casa, il figlio Nino, attualmente influenzato.

Un altro intervento è stato quello dello storico dell’arte Andrea Italiano che ha lodato Samonà ricordando un episodio specifico ovvero quando, da Assessore regionale ai Beni Culturali, fu vicino al nascente Comitato per le celebrazioni in onore del grande barcellonese Bartolo Cattafi. Purtroppo poi il progetto non andò avanti ma Alberto Samonà aveva stanziato un cospicuo contributo mostrando vicinanza all’iniziativa e alla nostra città. Italiano senza spoilerare il testo ne ha tracciato la cornice.

Nel frattempo è giunto anche il Sindaco Pinuccio Calabrò, trattenuto da un impegno istituzionale nel quartiere Sant’Antonino, il quale ha ringraziato gli organizzatori dell’evento e si è detto onorato di avere a Barcellona un ospite di così elevata importanza sotto il profilo culturale. In effetti Samonà è stato parecchie volte in città ed ha ricordato una precedente presentazione alla Biblioteca comunale “Nannino Di Giovanni” salutando la storica curatrice Maria Rosa Naselli, presente in sala.

Infine, dulcis in fundo, il lunghissimo ma mai noiso intervento di Alberto Samonà che ha parlato di Casimiro Piccolo, del  fratello Lucio, il grande autore dei Canti barocchi, della sorella Agata Giovanna, botanica, del cugino Tomasi di Lampedusa. Una storia che vide la famiglia Piccolo, originaria della zona di Naso, trasferirsi a Palermo ma poi tornata, probabilmente per motivi economici, nella casa di campagna di Capo D’Orlando, quella villa tuttora esistente e trasformata in museo.

Rispetto al più noto Lucio Piccolo, Casimiro fu il fratello dalla personalità più spiccata e vivace, potremmo dire artistica. Faceva delle lunghe passeggiate a contatto con la natura e con i suoi misteri in una dimensione altra, al di là dello spazio e del tempo. Comunque l’autore ha tenuto a precisare che il suo libro non ha un protagonista unico, ma può esser analizzato da diverse prospettive, come quella di Fulvia Toscano che pose al centro del testo l’archetipo del femminino. Mistero nel mistero che rende ancor più affascinante il testo ma anche chi l’ha scritto.

Dopo alcuni interventi da parte di Giulia Sidoti, Felice Mancuso e Giuseppe Messina, che hanno interagito con Alberto Samonà, un dolce buffet ha chiuso un incontro effettivamente bello e molto partecipato da tanti barcellonesi.
È il caso di dire “Buona la prima, buona la seconda…”, adesso aspettiamo la terza serata de “Le Stagioni dei Gattopardi” a Palazzo Fazio, nella certezza che sarà un nuovo successo.