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Dare piena attuazione alla legge regionale n. 25/2020, adottando misure per la riduzione dell’utilizzo di materiale plastico nel Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. E’ questa la richiesta che il Gruppo 5 Stelle per Barcellona Pozzo di Gotto e il Movimento Città aperta rivolgono all’Amministrazione Calabrò, tramite una mozione presentata dai consiglieri Antonio Mamì, Raffaella Campo e Gabriele Sidoti e approvata nella seduta consiliare del 29 marzo 2021.

Con la mozione si chiede che venga rispettata una legge regionale approvata dall’ARS nel corso del 2020, con la quale si mira a ridurre l’uso di plastica su tutto il territorio della regione. Nello specifico viene chiesto al Comune di impiegare, per almeno il 40% del proprio fabbisogno, carta e cartoni prodotti utilizzando, integralmente o prevalentemente residui recuperabili, e ad utilizzare manufatti di plastica biodegradabile e compostabile adeguatamente certificati.

Ancora, sempre in ossequio alla legge regionale, si impegna l’amministrazione ad inserire apposite clausole nell’appalto per la gestione della mensa scolastica, affinchè per la somministrazione di alimenti e bevande vengano utilizzati contenitori e stoviglie biodegradabili e compostabili certificati, e che analoghe clausole vengano inserite nei capitolati per appalti pubblici di opere, di forniture e di servizi.

Con la mozione approvata vengono coinvolte anche le medie e grandi strutture che, all’atto della richiesta di autorizzazione alla vendita, dovranno presentare un bilancio dei rifiuti prodotti e autosmaltiti da parte delle strutture da insediare.

Infine l’Amministrazione dovrà inserire, nella relazione annuale del Sindaco, un apposito capitolo che relazioni sullo stato di attuazione dellla legge.

“L’approvazione della mozione rappresenta solo un primo passo nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale” – sostiene Antonio Mamì, capogruppo del gruppo Consiliare Città Aperta – “perchè adesso starà all’Amministrazione rispettare l’impegno affinchè venga stimolato il riciclo e, al contempo, ridotto l’uso della plastica quando possibile, questo anche al fine di sgravare i cittadini da una bolletta TARI che si fa via via più onerosa e che solo con la differenziazione dei rifiuti potrà essere finalmente abbattuta”.