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Si è svolto nella serata di ieri un proficuo incontro presso il Centro per l’Autismo Angsa, da anni presente nella città del Longano con le associazioni promotrici della lodevole iniziativa dal titolo “Autismo.. in fuori strada”. Primo appuntamento di una serie di eventi in cantiere, in programma domenica 12 ottobre.

L’idea nata dal coordinatore provinciale del Consiglio Siciliano di caccia-pesca-ambiente-cinofilia-sport Cosimo Giannetto, in sinergia con i presidenti delle associazioni ‘Dog rescue free time’ di Domenico Andaloro e Antonio Raimondo, l’associazione dei ‘Fuori Strada 2.0’ di Pino Sacca e Antonio De Pasquale. Obiettivo, coordinarsi in maniera concreta ed efficace tra le diverse associazioni per offrire un servizio a 360 gradi all’intera collettività. Operatività messa in campo non solo in caso di necessità, ma anche come servizio di volontariato per coloro che hanno delle difficoltà.

“Un vero raggruppamento e coordinamento come non era mai esistito in città – dichiara Cosimo Giannetto – con lo scopo di dare supporto tecnico e logistico per svariati servizi ed organizzare attività ed eventi sul territorio. Partendo dalle iniziative con i ragazzi e bambini autistici in collaborazione con l’attivo Centro punto di riferimento ormai da anni”.

Si è discusso, inoltre, di come prevedere in una situazione di emergenza: la gestione di soggetti autistici e come approcciarsi e farli crescere al fine di renderli più autonomi. Un vero scambio e momento di arricchimento reciproco per le associazioni impegnate in questo progetto.

Per lo specialista dell’Angsa, lo psicologo e sociologo Claudio Passantino: “Soddisfatti di questa iniziativa per la quale ringraziamo fin da subito le associazioni che hanno proposto il progetto. Siamo in una importante fase organizzativa e di scambio con la finalità di programmare eventi ed attività ludico-didattiche per i nostri ragazzi e bambini. Obiettivo abbattere le barriere, gli stereotipi e soprattutto aprirsi al territorio. Creare momenti di crescita e scoperta di nuove esperienze per i soggetti autistici oltre che di relazione e scambio anche per le famiglie che avranno la possibilità di interfacciarsi con nuove realtà fuori dalle mura domestiche o della struttura”.