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Nella serata di domenica 8 maggio 2022 il Museo Epicentro di Gala, fondato dall’artista Nino Abbate, ha aperto la nuova stagione culturale-artistica 2022 con un appuntamento a suo modo ‘storico’ che ha visto assoluto protagonista il grande campione di ciclismo Francesco Moser.

Parliamo della nuova edizione di “Impronta d’Autore per il Museo Epicentro” in questa occasione dedicato a personaggi che hanno fatto la storia del nostro Paese nei rispettivi settori, dall’arte allo sport, dal teatro al cinema, dal giornalismo alla musica, dalla scrittura alla politica ecc. e non avrebbe potuto esserci esordio migliore.

Il trentino Francesco Moser è noto a livello internazionale per i tanti successi ottenuti  da professionista e non stiamo qui a ripeterli, basti menzionare il record dell’ora: anche l’immenso Eddy Merckx si è dovuto inchinare a lui, dopo un record che resisteva da ben dodici anni. E poi il Giro d’Italia che proprio mercoledì 11 sarà nelle nostre strade, con la tappa Catania – Messina.

Tornando alla serata di domenica, in apertura Nino Abbate ha presentato l’evento collegandosi in videochiamata con Moser che ha ringraziato il Museo Epicentro per averlo coinvolto in questa iniziativa, ripromettendosi di venire a visitare, in un prossimo futuro, questa realtà che è un ‘unicum’ nel panorama dell’Arte contemporanea con la collezione di oltre 1500 mattonelle dipinte, scolpite, disegnate, lavorate da artisti di tutto il mondo. Abbate ha poi ringraziato la sua compagna di vita e d’arte Salva Mostaccio, da sempre al suo fianco, il Direttore Cristelli ed i rappresentanti della stampa. 

Quindi è intervenuto il direttore di “Epicentro”, l’Arch. Andrea Cristelli, il quale prima di illustrare sinteticamente la biografia del celebre ciclista, si è complimentato con Nino Abbate: “Riesce sempre a sorprenderci, oggi con questa nuova avventura, i personaggi storici contemporanei protagonisti al Museo Epicentro. E anticipo che stiamo preparando un libro, di prossima uscita, sulla documentazione delle presenze artistiche nel Museo, qualcosa che dimostra ancora una volta, ove ve ne fosse ancora bisogno, che qui siamo in un luogo di grande importanza, dove si ‘incontrano’ le opere dei più grandi artisti del mondo!”

A seguire hanno preso la parola Pino Cordaro e Dominga Sottile, inviati speciali del Museo Epicentro, che sono andati a trovare Francesco Moser in Trentino, dove vive, proponendogli di lasciare la propria impronta sulla mattonella. Entrambi hanno raccontato simpatici aneddoti legati alla loro visita al grande campione, da subito disponibile e dotato di quella che chiamiamo ‘l’umiltà dei grandi’.

A questo punto è stato visionato uno Speciale video nel quale, nella prima parte Moser viene intervistato dal noto giornalista, già direttore de “Il Tempo” Roberto Arditti, che ci presenta un Moser campione di ciclismo ma anche, recentemente, uomo dedito alle sue terre, divenuto produttore di vini, una persona che continua a fare sacrifici, sporcandosi le mani direttamente. Moser ha ricordato le grandi sfide con Beppe Saronni,  le innovative biciclette, molto più leggere rispetto ai tempi degli indimenticabili Coppi e Bartali, oggi una bici professionale arriva a costare sui 15000 euro.

Nella seconda parte è documentato il suo lasciare un’altra impronta con del gesso liquido su un contenitore di cm. 30×30, cimentandosi bene anche come artista. Merito di questo ulteriore dono al Museo Epicentro è di Consuelo Merlo, certosina scultrice trentina che è la compagna di vita dello stesso Cordaro.

La serata si è poi chiusa in bellezza con l’esposizione delle due specialissime mattonelle con le impronte di Moser, con le foto di rito e con l’immancabile brindisi, sul terrazzino del Museo, con lo Spumante 51,151, nome scelto per onorare il Record dell’Ora conseguito da Francesco Moser a Città del Messico nel 1984.

(Foto di A. Anselmo, G. Giunta, P. Cordaro, G. Abbate).