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Una ‘diatriba’ contabile e di comunicazione tra la società sportive Alias e l’Orsa Basket, nelle scorse settimane ha portato alla chiusura dell’impianto ‘Palalberti’ per i bambini di coach Francesco Scardi. 

A quanto pare i nodi tra i due soggetti, l’Orsa gestore della struttura comunale che chiedeva un credito di circa trecento euro e l’Alias che invece aveva fatto richiesta di documenti di locazione e di pagamento, ha scaturito una mancanza di dialogo tra le parti e il nefasto epilogo, in cui a farne le spese sono stati i piccoli atleti.

 L’Orsa nell’ultima corrispondenza intercorsa chiariva la richiesta di pagamento al fine dell’ utilizzo impianto “per i mesi Ottobbre, Novembre Dicembre e Gennaio”, chiedendo anche l’anticipo per l’utilizzo nei mesi di febbraio, marzo e aprile, per il quale secondo la società gestore: “è previsto dal regolamento comunale, vi significhiamo che avendo ricevuto ad oggi solo un acconto di euro 300 quale quota parte sul maggior dovuto in relazione alle mensilità già trascorse, ci vediamo costretti nostro malgrado essendo di fatto la vs società ancora morosa a ritenere libero l’impianto negli orari e nei giorni da Voi indicati a decorrere da lunedì 10 febbraio. Restiamo a disposizione per il recupero del Vs materiale previa avviso da inoltrarsi stesso mezzo della presente.
Resta inteso che la nostra società – scrivevano nella mail – rimane creditrice della somma di euro 294,00 quale differenza tra l’uso già fatto della struttura e quanto voi versato”.

In sostanza sono queste le comunicazione intercorse tra le due società. Infine sabato scorso 15 febbraio, fa sapere Francesco Scardi presidente dell’Alias: ” Si è avuto un incontro con i legali dell’Orsa dove si chiarisce che la delibera di consiglio la n° 11 del 23/5/2011 alla quale l’Orsa fa riferimento, non regola i rapporti tra il concessionario e le società sportive che fanno richiesta del palazzetto, bensì regola i rapporti tra il comune e le società sportive nel caso di gestione diretta dell’ente.

Pertanto l’impegno dei legali sarà quello di redigere una scrittura privata che disciplinerà i rapporti futuri considerato che quanto dovuto dall’Alias è stato saldato”.

Auspichiamo per il bene dello sport della città del Longano che si trovi una soluzione e l’equilibrio e il buon senso prevalga, al fine di non vedere più immagini di bimbi dietro ad un cancello ad attendere loro malgrado, l’apertura della struttura per praticare una disciplina splendida come il basket.