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Lo scenario a distanza di una settimana non cambia anzi peggiora, diventando fuori controllo e ai limiti del sostenibile. La gestione dei rifiuti e l’avvio della raccolta differenziata con l’adozione delle isole ecologiche mobili e le conseguenziali foto-trappole e sanzioni contro i trasgressori non stanno portando dati positivi, anzi la città del Longano nell’ultimo mese è sempre più in continua emergenza ambientale ed igenico-sanitario.

Scene indecorose con le proteste di molti cittadini alla vista delle micro-discariche a cielo aperto accatastati accanto ai cassonetti delle vie del centro e delle periferie. E monta la protesta anche con le Isole ecologiche mobili per il poco rispetto degli orari e per le condizioni in cui si trovano, sempre stracolme di rifiuti. Per non parlare, di chi da settimane tiene la spazzatura accatastata nei balconi delle case e delle attività commerciali, dalle pizzerie e i ristoranti alle strutture più grandi come supermercati, una vera caccia alle isole ecologiche che non si trovano e se si trovano sono piene zeppe di rifiuti e odori nausebondi…

La città del Longano risulta fino ad oggi, per scelte amministrative ‘sbagliate’ nell’ultimo ventennio, tra i comuni con la più bassa percentuale di differenziata del comprensorio, in assenza di una programmazione a medio e lungo termine e soprattutto una comunicazione efficace e capillare, specie nella fasce di anziani e non solo.

La situazione si fa sempre più preoccupante, sul tema ritorna Legambiente del Longano con il presidente Carmelo Ceraolo, attraverso un post lanciato sulla Pagina FB che fa un’analisi del problema ed attaccando la gestione della situazione che potrebbe sfociare in emergenza: “Le componenti sono tante che hanno generato questi disservizi che necessitano al più presto di correttivi efficaci. Da un lato l’inciviltà che normalmente incide per circa il 20%, che è una grossa piaga che può essere debbellata solo con il pugno duro, da non sottovalutare le utenze fantasma che anch’esse incidono in quanto restii a farsi tracciare, dall’altro una organizzazione e gestione fallimentare imputabili alla Dusty e all’amministrazione comunale di Barcellona Pozzo di Gotto che hanno e stanno dimostrando incompetenza sul servizio reso. Le isole ecologiche mobili sono un grande fallimento più volte da Legambiente del Longano fatto presente in seno al consiglio comunale del tempo. Adesso è il momento che questi signori facciano un mea culpa e riconoscano le colpe e cambino in corso d’opera il servizio. Altrimenti la mia provocazione della presenza dell’esercito per gestire l’emergenza diventa veramente una priorità”.

Al momento le isole ecologiche mobili risultano poche per una città di circa 46 mila abitanti, tra 10-11 unità sparse nel territorio, un sistema che fa acqua da tutte le parti su un piano strutturale e comunicativo. Un vero flop, con i cassonetti stracolmi di rifiuti che fuoriescono dai comparti e anzi vengono accatastati fuori dall’IEC, con i cittadini-utenti impossibilitati a conferire e differenziare. Da segnalare, come dicevamo nell’articolo della scorsa settimana, urge il buon senso e responsabilità dai cittadini ma serviva a monte una programmazione e soprattutto un piano di comunicazione, utilizzando tutti i mezzi oggi a disposizione, che porti a livelli di raccolta efficienti e dignitosi di una ‘città civile e decorosa’.

Per non andare molto lontano, prendere da modello Terme Vigliatore, ed ogni tanto imitare comuni ‘virtuosi’ per pulizia, decoro urbano e livelli di raccolta differenziata. Nella città dei Vivai e delle Terme, vie, centro e periferie risultano splendenti e un livello di raccolta differenziata eccellente con percentuali che si attestano sul 64-65 per cento, cioè 6,5-7 utenti-cittadini su 10 sono consapevoli dell’importanza della differenziata e contribuiscono, con un abbattimento della Tarsu nei prossimi 3 anni di quasi il 40 per cento. Sul piano della raccolta differenziata e del decoro urbano e verde pubblico Barcellona Pozzo di Gotto deve risollevarsi, ripartire prima che sia troppo tardi anche perchè i cittadini-utenti come scrivono sui sociale sono sempre più esasperati (alla ricerca delle IEM di mattina e sera non rispettosi di orari e sempre stracolme) e sono pronti ad atti eclatanti nei confronti dell’ente comunale.