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“Continuano le proteste dei cittadini che da ben 40 giorni, recandosi a far visita ai propri cari presso il cimitero comunale, trovano tutta la struttura totalmente al buio”, si legge in una nota a firma dell’ex assessore comunale, attuale consigliere di Forza Italia Tommaso Pino.

“Credo che sia l’unico cimitero in tutta Italia a trovarsi privo di qualsiasi forma di illuminazione, – continua l’esponente forzista – soprattutto quella riguardante le lampade votive. E non per problemi di natura tecnica ma perché non esiste una ditta che gestisce il servizio.
Una situazione assurda e irreale, che testimonia la totale assenza e incompetenza dell’amministrazione Calabrò. Avevo già segnalato il problema il 28 gennaio ma ad oggi nulla è cambiato.
L’amministrazione Calabrò, dopo aver avuto a disposizione UN ANNO di tempo per bandire la gara per l’assegnazione del servizio di gestione delle lampade votive cimiteriali per l’anno 2023 ad una ditta esterna (gara che senza alcuna giustificazione non è stata fatta), a ottobre 2022 ha prorogato il servizio alla ditta già in servizio fino al 31 dicembre 2022.
Nonostante questa ulteriore proroga, nei tre compresi tra ottobre e dicembre 2022, l’amministrazione comunale ha continuato, con lo stato di inerzia e immobilismo che la caratterizza, a non bandire nessuna gara per il nuovo affidamento!
Grazie all’intervento del sottoscritto, che si è recato presso gli uffici comunali a chiedere spiegazioni sul disservizio, si è evitato l’ennesimo tentativo di procedere con un incarico diretto già in fase di assegnazione e si è finalmente intervenuti con una procedura negoziata D’URGENZA ma con soli 5 giorni di tempo concessi alle ditte per presentare le offerte.
Mi chiedo: perché questo inammissibile immobilismo dell’amministrazione? era necessario procedere d’urgenza dopo oltre UN ANNO E TRE MESI PER EFFETTUARE UNA GARA PUBBLICA?
Tutto ciò è assurdo e penalizza sia l’utenza, che si ritrova a non poter visitare i propri cari al cimitero perché totalmente al buio (con l’aggravante di un pericolo per la propria incolumità), sia le ditte, che si trovano costrette a presentare le offerte in un tempo limitatissimo e con mille difficoltà.
Tutto questo unicamente a causa di una totale incapacità di programmazione da parte dell’amministrazione”.