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Il gruppo consiliare di Città Aperta critica attraverso una doppia nota, l’amministrazione Calabrò su tre questioni aperte: dalle problematiche sulle tariffe TARi alla perdita di un’importante opportunità di intervento per la riforestazione urbana, prevista dal Ministero della Transizione Ecologica nell’ambito del PNRR.

“La misura era volta a consentire la messa a dimora di alberi al fine di contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, – si legge in una nota – migliorare la qualità dell’aria, recuperare i paesaggi antropizzati e frenare il consumo di suolo anche al fine di proteggere le città dal dissesto idrogeologico. La dotazione finanziaria per l’intera Città Metropolitana di Messina era di oltre 4 milioni di euro e sono stati ben 9 i progetti presentati dai comuni di Messina, San Marco D’Alunzio, Oliveri, Librizzi, Castroreale, Santa Lucia del Mela, Motta Camastra, Militello Rosmarino e Villafranca Tirrena. Nessuna traccia, invece di Barcellona Pozzo di Gotto che avrebbe invece necessità di piantumare alberi sia per migliorare il paesaggio urbano che per proteggersi dal dissesto idrogeologico che già in passato ha flagellato la città. “Il PNRR è una grande opportunità per le amministrazioni comunali, che stanno ricevendo ingenti somme di denaro” – dichiara il capogruppo di Città Aperta, Antonio Mamì – “ma questo fiume di denaro ci passerà sopra la testa se non avremo la capacità di intercettare i fondi che arriveranno. Dispiace che l’amministrazione Calabrò sia stata incapace di intercettare questi fondi che adesso andranno a comuni più virtuosi del nostro, privando la nostra città della possibilità di avere più spazi verdi e una qualità dell’aria migliore, oltre alle conseguenze che il mancato intervento avrà sulla resilienza del nostro territorio agli venti meteorici sempre più intensi di cui poi, ognuno di noi, subisce le conseguenze.”

Inoltre Città Aperta ha da subito posto le problematiche inerenti le tariffe TARI così come presentate dall’Amministrazione, che avrebbero comportato un aumento spropositato della tariffa per i nuclei familiari con un elevato numero di componenti.

“Ci siamo quindi subito attivati sia per far rivedere il piano, riducendo le sperequazioni più evidenti, sia proponendo l’inserimento di una riduzione della tariffa per i nuclei familiari numerosi con un ISEE basso e una casa di proprietà di metratura più modesta. In vista del Consiglio il nostro gruppo è intervenuto con un emendamento per estendere l’agevolazione anche ad altri nuclei in condizioni di difficoltà. In occasione della modifica del regolamento, Città Aperta ha anche colto l’occasione di ripristinare le agevolazioni previste per i cittadini che conferiscono al CCR, che erano state ridotte sensibilmente (e inspiegabilmente) da questa amministrazione. Crediamo che l’emendamento presentato possa incontrare il favore del consiglio, perchè sono tanti i cittadini che si recavano al Centro Comunale di Raccolta, differenziando i propri rifiuti anche quando il servizio risultava carente, con beneficio per sè stessi ma anche per l’intera comunità.”