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Arriva un’accorata lettera aperta dei residenti del quartiere storico dei Marsalini e vie limitrofe che costituitisi in Comitato lanciano un forte appello in merito alle problematiche della zona ricadenti su famiglie e attività, dopo aver raccolto 240 firme in rappresentanza di oltre 100 nuclei familiari.

Nel documento inviato al sindaco della città del Longano, Roberto Materia, si legge: “Siamo un numeroso e rappresentativo gruppo di residenti del quartiere storico “Marsalini” che spontaneamente si è costituito per dare voce e rappresentare alcune problematiche inerenti il quartiere, la sua vita e quella dei suoi abitanti. Prendiamo spunto da un recente articolo apparso sulle testate giornalistiche on-line della nostra città, nel quale veniva comunicato, nonostante fosse in corso la chiusura totale a causa delle misure restrittive per limitare il contagio da Coronavirus, la prossima riapertura del cantiere inerente la riqualificazione della villa comunale così come la prosecuzione dei lavori per la realizzazione del ponte di Calderà, testimoniandoci che l’attività del nostro comune comunque va avanti. A comprova di ciò però, si è aggiunto un fatto che ci ha spinto definitivamente ad attivarci come comunità: proprio in questi giorni di chiusura, siamo stati spettatori di come la macchina amministrativa, su alcune tematiche, evidentemente di primaria importanza, fosse comunque solerte.
Abbiamo infatti assistito alla collocazione di un divieto di accesso posizionato all’inizio della Via Parini ad angolo con il viale San Giovanni Bosco, davanti l’ingresso del Teatro Mandanici. Ciò ha reso la via Parini, in questo primo tratto, a senso unico. A questo si sono aggiunti numerosi parcheggi che sono stati evidenziati, mediante segnaletica orizzontale e verticale, riservati alle auto del servizio sanitario veterinario dell’ASL che ha sede sulla medesima via, al civico 2, in prossimità dell’ingresso del teatro Mandanici.
Di fatto adesso, per accedere al quartiere Marsalini attraverso la via Parini, principale se non unica via di accesso per alcuni dei suoi residenti, provenendo da zona monte o zona centro, occorre necessariamente percorrere viale San Giovanni Bosco, superare la rotonda posta in prossimità del Municipio, svoltare a destra sulla via Spagnolo e poi ancora a destra sulla via Don Minzoni, percorrerla per intero e infine svoltare a sinistra sulla Via Parini.
Ciò è veramente paradossale!!!
Questa modifica ha reso e renderà, in fase di riattivazione della vita “normale”, che tutti auspichiamo a breve, una limitazione inaccettabile per noi che viviamo il quartiere e che quindi lo possiamo certamente asserire!!!
Ci chiediamo se l’amministrazione ha contezza del numero di attività commerciali, presenti nella zona, che subiranno un grande disagio da questo divieto scoraggiando i propri clienti che si vedranno costretti a fare code e percorsi a ostacoli per raggiungere gli esercizi. Fra questi anche uno storico panificio che proprio per la tipologia di prodotto venduto deve avere una facilità di raggiungimento e rapidità nell’accesso da parte della clientela.
Si ha la consapevolezza del numero di famiglie costrette a fare assurdi percorsi, specie nelle ore di punta, immettendosi nel traffico del Viale San Giovanni Bosco per potere accedere al proprio quartiere e alle proprie abitazioni?
Sì è tenuto conto che in queste condizioni, in caso emergenza, i mezzi di soccorso faticherebbero ad accedere al quartiere? Abbiamo avuto testimonianza di ciò nei giorni scorsi, assistendo a come un’ambulanza ha avuto difficoltà a svoltare sulla via Parini dalla via don Minzoni dovendo affrontare una curva a gomito, in cui è stato sufficiente che un’auto parcheggiata non perfettamente, bloccasse l’accesso. Ha dovuto fare quindi diverse manovre, perdendo tempo utile e prezioso al suo scopo. Non immaginiamo cosa possa accadere se ciò avvenisse nella normalità della quotidianità e ancor meno
in orari di punta in caso di gravi problematiche. Questa azione risulta pertanto inaccettabile!!!
Così facendo si è voluto dedicare esclusivamente l’utilizzo della via Don Minzoni e del primo tratto della via Parini al flusso veicolare proveniente da Pozzo di Gotto in direzione monte, disimpegnando così il viale san Giovanni Bosco presumiamo per finte ragioni di sicurezza dovute al nuovo assetto dell’incrocio davanti il teatro Mandanici o ancor perché, solo oggi, dopo 50 anni, ci si avvede che il primo tratto della via Parini risulterebbe non abbastanza largo per permettere la fluida circolazione nel doppio senso di marcia.
Se così fosse, in questo primo tratto, sarebbe bastato istituire un divieto si sosta h24 per rendere questo tratto idoneo alla circolazione ambo i sensi di marcia. I soli 5 posti auto che si perderebbero, andrebbero in realtà a vantaggio di una circolazione più fluida, migliorando, tra l’altro, l’aspetto e l’accesso del fronte della villa Primo Levi in cui ha sede il teatro Mandanici. Oppure, si potrebbe ridurre il marciapiedi della villa, molto ampio in quel tratto, per recupere “1 metro” circa utile a risolvere il problema.
Chiediamo pertanto che vengano posti con urgenza i rimedi necessari a ripristinare una situazione di normale vivibilità del quartiere o che comunque vengano presi i dovuti correttivi che tengano in considerazione, in maniera privilegiata e prioritaria, le esigenze dei residenti e delle attività presenti
nel quartiere. Quanto rappresentato è solo l’ennesima ultima stortura di una serie di aspettative disattese dai residenti e legate al quartiere. Un quartiere storico quello dei Marsalini, posizionato al centro della città, in un’area che si pensava fosse strategica dal punto di vista dello sviluppo economico culturale sociale, in considerazione della prossimità con il Teatro Mandanici e dei maggiori punti di interesse della città.
E’ stata attesa lungamente l’attuazione del progetto di riqualificazione del quartiere Marsalini, che una serie di vicissitudini di carattere politico-economico-amministrativo, di cui non entriamo nel merito, hanno determinato il rimaneggiamento dello stesso, e adesso, a lavori ultimati, i lunghi tratti non oggetto di intervento fanno percepire un senso di incompiutezza e di disomogeneità nell’area, alternando tratti di pavimentazione, bitume e cemento. Di detti lavori, alcuni residenti segnalano alcuni lavori piccoli di rifinitura mancanti e soprattutto la pulizia di caditoie da bitume e residui di
inerti. Dopo avere atteso anche la riqualificazione del complesso Villa comunale con monumento ai Caduti e Villa Primo Levi con annesso teatro Mandanici (ancora in corso d’opera), anche questo molto rimaneggiato rispetto al progetto originario, è venuto meno il grande sogno di fare di queste zone aree oggetto di intervento, “un tutt’uno” con il quartiere storico Marsalini, dando l’impulso a investimenti che ne avrebbero stimolato la vita e l’economia.
Volendo comunque provare a dare un senso di compiutezza, collegamento e di organicità tra i due progetti, perché questo doveva essere lo scopo, non è stato completamente previsto alcun tipo di intervento nella Via Don Minzoni, nota esclusivamente ai dipendenti comunali per essere un ottimo parcheggio, lasciando i residenti della stessa e del quartiere, a maggior ragione adesso che anche la realizzazione della Piazza Marsalini, ne ha ridotto il numero di stalli, senza possibilità alcuna di poter trovare una collocazione alla propria auto, costretti a fare centinai di metri con le buste della spesa o limitati nel recare assistenza ai numerosi anziani presenti nell’area. Essa, come sopra citato, è un’ottima via di disimpegno al Viale San Giovanni Bosco, per gli automobilisti che provengono da Pozzo di Gotto in direzione monte, i quali, spesso, ne approfittano per fare un test di velocità con la propria auto mettendo però in serio pericolo i pedoni che vi si trovano malauguratamente ad attraversare, specialmente bambini ed anziani.
La via Don Minzoni, su cui si affaccia il palazzo municipale, in pieno centro città, come lo dimostrano le foto che si allegano, è lasciata da anni all’incuria e al totale abbandono: sporca, con la vegetazione spontanea rigogliosa, una folta presenza di parietarie molto pericolose per coloro che soffrono di allergie e problemi respiratori e che fanno da monito, a maggior ragione oggi, a rimanere a casa in questi giorni di chiusura.
Un muro vergognoso, oggetto solo di riquadri dipinti a mano, che nulla hanno a che vedere con l’arte cubista, fatti alla buona molti anni fa e mai utilizzati dai candidati di tutte le elezioni degli ultimi 20 anni per promuovere la propria candidatura!

Nelle città “normali”, durante il periodo di campagna elettorale, si collocano dei cartelli temporanei, qui in Via Don Minzoni invece, siamo sempre in “campagna”, ma non elettorale proprio per le ragioni di cui sopra.
Per non parlare del marciapiedi, ricettacolo di escrementi, ridotto a un colabrodo e ottima occasione per slogature e cadute. Vergognoso! 111 metri di abbandono! Una cloaca nel salotto buono della città a 2 passi dal Palazzo di Comunale! Ci sovvengono quindi delle domande che vogliono anche essere da stimolo e proposta: Il quartiere Marsalini, “zona A” del piano regolatore (di cui si attende ancora il piano particolareggiato), è una zona storica. Considerata la prossimità agli uffici comunali, alle scuole, all’ufficio veterinario ASL, al teatro Mandanici, perché non istituire la possibilità di fare parcheggiare esclusivamente i residenti con un apposito tagliando, salvaguardandone la normale e quotidiana vivibilità? Funziona così in tutte le zone storiche d’Italia!; Possibile non si riesca a programmare una pulitura settimanale o quindicinale dei marciapiedi e delle vie con la spazzatrice, così da sapere quando non fare parcheggiare le auto? Basta saperlo, ci organizziamo! Perché non investire le economie di ribasso dei lavori dei progetti di cui sopra o mediante nuove risorse, per dare “dignità” alla via Don Minzoni, specialmente al grande muro che potrebbe essere utilizzato come supporto per un concorso di idee in cui coinvolgere, ad esempio, degli artisti? Ci piace immaginarlo ricco di murales che raccontino la storia della nostra città! Al completamento dei lavori di riqualificazione della Villa Monumento ai Caduti, verranno rimossi i pali in cemento che partono dalla Via Don Minzoni, a – 5 metri dal livello della villa, si elevano sopra di essa per ulteriori 3 metri per fare da supporto a 2 soli fari che puntano verso il retro
del monumento?!?

L’ufficio veterinario ASL non potrebbe essere posizionato in altra struttura della città più consona, come ad esempio l’edificio dove ha sede l’istituto zooprofilattico nell’area del Macello? L’attuale struttura, potrebbe essere destinata, ad esempio, agli uffici del teatro così da alleggerire la zona dal grande afflusso di utenza; Si segnala che al momento non è adeguatamente regolamentato con segnaletica il vicolo Mercato.
Ciò causa spesso disagi a chi imbocca il vicolo contemporaneamente da opposte direzioni. Nulla invece da segnalare riguardo l’illuminazione, che ad esempio, sempre sulla via don Minzoni, è stata da poco ripristinata mediante sostituzione di 4 lampade, su sollecito diretto delle forze dell’ordine, dopo un furto subìto da una anziana signora residente. Si registrano purtroppo, di recente, anche fenomeni di questo tipo. Durante le verifiche del caso da parte degli organi inquirenti, era stato infatti constatato come la strada fosse al buio nonostante le segnalazioni ad opera di alcuni
residenti nel corso degli ultimi mesi. Auspichiamo quindi un fattivo riscontro alla presente che, oltre a rappresentare il disagio e in taluni casi la rabbia dei residenti, rappresenta una opportunità di apertura a un confronto costruttivo affinché si possa intervenire rapidamente per le questioni urgenti e predisporre le azioni necessarie e propedeutiche per tutte le questioni esposte, per il bene del quartiere, dei suoi residenti e della città”.