Condividi:

I consiglieri comunali Antonio Dario Mamì e Raffaella Campo sollevano la questione del recupero del complesso monastico dei Basiliani che rappresenta uno dei beni di maggior pregio nell’ambito del patrimonio artistico del Longano.

Il sito ormai in disuso, si trova in un forte stato di degrado, “soggetto a furti e ad atti vandalici che stanno portando alla graduale perdita di un bene tanto importante per la comunità barcellonese”.

Nell’interrogazione proposta dai due consiglieri si spiega che: “esiste, ormai da tempo, un progetto di restauro complessivo della Chiesa e dell’adiacente edificio ma che tale progetto non è mai riuscito ad entrare in alcuna programmazione per essere finanziato, talvolta anche a seguito di errori strategici quale quello di concentrare sulla sola realizzazione del parcheggio dell’Immacolata un cofinanziamento comunale, che ne ha poi permesso l’inserimento utile nella classifica delle opere finanziabili, ma a discapito della riqualificazione del Monastero, ma anche la definizione del progetto durante l’amministrazione Materia per un ammontare superiore ai 5 milioni di euro previsti come tetto massimo utile per i fondi europei, rilievo che abbiamo già formulato in passato. A quest’ultimo proposito fa piacere constatare il successivo adeguamento del progetto entro i suddetti limiti; e con delibera di Giunta Regionale n. 182 del 21 maggio 2020 rubricata “Legge Regionale 9 maggio 2018, n. 8 – Programma di spesa degli interventi per la tutela e lo sviluppo del territorio a valere sulle risorse F.S.C. – Proposta di riprogrammazione dell’APQ ‘Riqualificazione urbana e miglioramento della qualità della vita nei comuni siciliani’ e successivi atti integrativi” pare aprirsi una nuova possibilità di riqualificazione del complesso monastico; che la suddetta rimodulazione dell’APQ in atto da parte della Regione Siciliana, attraverso il reimpiego dei ribassi d’asta ottenuti dalle opera già finanziate, consente di ripescare nuovi progetti cantierabili; che detta opportunità rappresenta un canale importantissimo e ben più rilevante del D.D.G. n. 759/Servizio 1 adottato il 29 aprile scorso (che prevede un contributo massimo di solo Euro 600.000 per progetto), che ha già consentito di finanziare un radicale restyling del piazzale antistante il complesso monastico, nel quadro dell’Avviso Azione 9.6.6 del PO FESR 2014-2020, relativo a piccoli interventi. L’APQ consente infatti il finanziamento di opere più importanti e potrebbe pertanto rivelarsi utile per la ristrutturazione totale dell’importante complesso monastico;

I consiglieri interrogano sul motivo per cui in non siano state intraprese tutte le strade per finanziare l’opera e, “nello specifico, le motivazioni per le quali non sia stata presentata proposta di inserimento nell’APQ “Aree Urbane” che, tra l’altro, è finanziato in modo prevalente dalle economie provenienti dalla Linea di Intervento 6.1.1 (proprio la misura su cui il progetto di riqualificazione dei Basiliani venne dichiarato ammissibile ma non finanziabile per esaurimenti risorse); se e in che modo codesta amministrazione intende attivarsi con la Regione Siciliana al fine di consentire l’inserimento nella rimodulazione dell’APQ, tra le opere finanziate, del progetto di riqualificazione del complesso monastico dei Basiliani, così come già fatto da altri comuni, quale il vicino Comune di Milazzo”.