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I consiglieri del Movimento Città Aperta hanno presentato nei giorni scorsi all’amministrazione Calabrò una interrogazione sollecitando un intervento ad ampio raggio sul settore agricolo.

A fronte delle passate promesse, i consiglieri denunciano come proprio il tema dell’agricoltura sia stato uno tra i più trascurati negli ultimi anni. Oggi, anche alla luce dei nuovi finanziamenti che saranno a ciò dedicati, diventa invece fondamentale stimolare la competitività del settore agricolo con idee innovative per creare e mantenere posti di lavoro, per favorire l’organizzazione della filiera alimentare, ma anche per promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.

La più grave criticità – evidenziano i consiglieri – è che per troppo tempo importanti strutture dedicate al comparto agricolo e che potrebbero costituire un volano per l’intero settore sono state abbandonate o destinate a scopi diversi.

Colpisce, in particolare, che lo stabile destinato al Mercato Ortofrutticolo, nonostante il superamento dello stallo amministrativo, che ha consentito di avviare la relativa gara di appalto per la realizzazione durante l’amministrazione Collica, a distanza di otto anni non sia stato ancora aperto e assegnato.

Nulla di preciso è inoltre dato conoscere sullo stato di avanzamento del progetto, in carico alla Città metropolitana, per la realizzazione del Polo per il Florovivaismo presso gli ex Capannoni dell’Esa, opera già finanziata per un importo di 8 milioni di euro dal Patto per lo Sviluppo, la cui realizzazione potrebbe servire anche come complesso fieristico. Si tratta di un investimento strategico, particolarmente utile a rilanciare la vocazione commerciale di Barcellona Pozzo di Gotto e del comprensorio e la valorizzazione dei prodotti tipici.

Sta poi per scadere il termine utile per la modifica dei termini di concessione dei locali dell’APAOM da parte della Regione Siciliana. Potrebbe pertanto immaginarsi una nuova convenzione per un almeno graduale ripristino della destinazione originaria della sede, le cui celle frigorifero consentirebbero agli agricoltori della zona una maggiore competitività nel mercato.

Infine, merita certamente una maggiore attenzione il Mercato del Contadino, che dopo l’iniziale apertura, avvenuta durante l’amministrazione Collica, è stato nel tempo totalmente abbandonato.

Dopo la fallimentare esperienza dell’amministrazione Materia, attendiamo sul punto risposte celeri e concrete.