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Dopo il consiglio comunale di ieri sera a Palazzo Longano con all’ordine del giorno due rilevanti questioni per il territorio, il destino dell’ospedale ‘Cutroni Zodda’ e l’ipotesi di realizzazione dell’inceneritore nella Valle del Mela, a cui erano presenti i deputati regionali messinesi, esprimono perplessità i consiglieri di ‘Avanti con Fiducia’ Raffaella Campo e Antonio Mamì.

“Su questioni tanto delicate come ospedale e inceneritore – sottolineano nella nota i due consiglieri di opposizione – ci saremmo aspettati da parte della deputazione regionale meno cautela e impegni più chiari, in linea con quanto promesso in campagna elettorale.

Ci dispiace, inoltre, che ad eccezione degli on.li Galluzzo e De Luca, gli altri  non siano rimasti ad ascoltare le istanze del Consiglio. La battaglia politica è aperta e viva, oggi più che mai necessaria per tutelare il diritto alla salute dei cittadini e i livelli minimi di assistenza. Allo stato attuale presso il nostro nosocomio non sono stati garantiti nemmeno i reparti previsti dal piano, è inaccettabile ad esempio che siano stati fatti cospicui investimenti per il reparto di riabilitazione che ancora non funziona a pieno regime.

E soprattutto, alla luce degli enormi disservizi verificatisi, è necessario battersi per il ripristino del pronto soccorso e dei reparti a suo supporto. Milazzo infatti non è in grado di soddisfare le esigenze del territorio.
Sulla questione inceneritore i consiglieri di Avanti con Fiducia ribadiscono fermamente la posizione di “assoluta contrarietà, chiediamo che venga difeso nelle sedi opportune il piano paesaggistico, oggetto di numerosi ricorsi. A questo proposito, l’Amministrazione Materia valuti l’opportunità di affiancare al legale già nominato, la figura di un amministrativista.

Si adoperi inoltre fattivamente per raggiungere i livelli di raccolta differenziata previsti dalla legge e dal piano rifiuti in vigore, – concludono – al fine di non dare alibi a chi giustifica la necessità dell’inceneritore ricollegandola proprio alle basse percentuali di differenziata in Sicilia”.