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Si è svolta ieri sera l’assemblea della Consulta che ha eletto, su proposta dell’ufficio di presidenza, un nuovo vice presidente, il giovane Gabriele Panarello.

A lui il presidente Tindaro Di Pasquale,  intende esprimere a nome di tutti un sincero sentimento di apprezzamento per l’ impegno civico che lo vede protagonista in diverse attività cittadine.

“Contestualmente mi preme condividere il dispiacere mio e di tutti coloro che nell’ impegno della Consulta Giovanile Comunale ci credono veramente , tanto da impegnarsi costantemente per essa, per la situazione di stallo in cui essa si trova da mesi a causa di continue decadenze e dimissioni che, di fatto , hanno paralizzato le attività; ciò anche a causa di uno statuto che prevede la impossibilità di convocare una seduta se anche solo uno dei componenti non è nominato, senza tener conto che un movimento politico , come è successo, può impiegare anche tre mesi per individuare un soggetto che lo rappresenti in seno alla consulta giovanile.

Per far riflettere quanti non sono al corrente, dopo due anni di attività, su 16 componenti eletti e nominati, solo 6 sono rimasti invariati, mentre, ben 10 sono passati da dimissioni e decadenze. Appare del tutto evidente che così non possono essere perseguiti degli obiettivi e appare, altresì, evidente che a tutto ciò occorre porre rimedio. Per quanto concerne l’ ufficio di presidenza della Consulta, mi preme rivolgere un vero e grande ringraziamento a Rosa Salvo, Giuseppe Recupero e Carmelo Calderone che, con costanza e dedizione portano avanti il loro ruolo , ed è proprio con loro che ho avviato e portato in assemblea una bozza di modifica dello statuto della consulta che, ahimè , questa sera non si è potuto approvare a causa delle numerose assenze che hanno impedito il raggiungimento del numero minimo per la deliberazione . In conclusione voglio richiamare tutti,dalle associazioni presenti in consulta, ai singoli gruppi consiliari che hanno nominato uno dei membri della assemblea, a richiamare la importanza di questo organo in seno alle proprie attività . La consulta è cosa seria,ma bisogna crederci!”