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Nel pomeriggio di sabato 14 ottobre 2017 si è svolto a Barcellona Pozzo di Gotto un interessantissimo Convegno dedicato alla figura di un barcellonese illustre, Nino Pino Balotta, a trent’anni dalla sua scomparsa.

L’evento è stato organizzato dal Centro Studi dedicato a colui che fu scienziato, letterato, umanista, politico; un personaggio poliedrico dalle tante sfaccettature. Era presente in sala Giovanni Mazzeo della Libreria Gutenberg che ha fornito una vecchia registrazione per cui il pubblico presente nella elegante saletta del Villino Liberty “Foti-Arcodaci”, ha potuto ascoltare direttamente la voce di Nino Pino Ballotta.

Il Presidente del Centro Studi prof. Antonio Catalfamo ha presentato gli ospiti anticipando che questo sarà il primo di una serie di incontri che il Centro Studi ha programmato, con particolare riferimento alle varie fasi della vita di Nino Pino. Quindi il prof. Catalfamo  ha ampiamente raccontato di tutto il lascito in termini di libri all’Università degli Studi di Messina, fra i quali anche un carteggio con Albert Einstein, Quasimodo ed altri prestigiosi personaggi del mondo culturale dell’epoca. Ha segnalato la presenza di 5 disegni che Beniamino Joppolo dedicò ad altrettante poesie di Balotta. “Il tantissimo materiale era rimasto nell’abitazione dello scienziato ed umanista, quindi finì a Messina alla Facoltà di Medicina Veterinaria e noi abbiamo chiesto che il materiale fosse restituito e catalogato” ha detto Catalfamo. Attualmente tutti questi documenti stazionano nella Biblioteca della stessa Facoltà per iniziativa del Prof. Chiofalo.

Quindi una lunghissima carrellata sul percorso di Nino Pino e su come se ne occupò la stampa. “Personaggio sottovalutato dalla critica dei suoi tempi perché scomodo per avversari ma anche per i suoi stessi compagni di partito,  l'”Unità” e l'”Avanti” non si occuparono mai della sua attività letteraria, “Paese Sera” fece una piccola recensione. Invece ebbe ampio accesso sulle pagine di “Realismo lirico”, prestigiosa rivista letteraria diretta da Aldo Capasso”.

A seguire è intervenuto Antonino Pugliese, allievo di Nino Pino, il quale ha descritto i tratti somatici sontuosi del suo professore, l’eleganza del gessato con il vezzo delle scarpe rosse, il sigaro fra le dita, le lezioni in camice bianco. “Figura emblematica, austera, imponente, si distingueva per la grandissima cultura, insegnò biomatematica”.

Quindi il prof. Pugliese ha illustrato il Balotta “scienziato”: “Importanti per me le lezioni del grande Gaetano Martino che definiva Nino Pino come un uomo che spaziava dalla scienza alla filosofia, alla letteratura. Riguardo l’eugenetica ed il progresso intraprese  lotte contro l’uso indiscriminato di antibiotici e chemioterapici negli alimenti degli animali, e fece tante battaglie personali per una bonifica zoosanitaria”. Infine è intervenuto il prof. Domenico Catalfamo che ha raccontato il Balotta “poeta” (nei suoi versi l’elemento della rivolta oltre all’esser sempre dalla parte dei deboli),  ed ha quindi letto alcune poesia fra le quali “Minuzzaglie”; è stata letta da Catalfamo la relazione di Jan Paul de Nola, che fu docente a Messina ed a Palermo, sul rapporto di Nino Pino Balotta con la lingua e con la letteratura francese.

Si è così chiuso questo primo appuntamento dedicato al nostro illustre concittadino, al quale ne seguiranno altri nei prossimi mesi.