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Il progetto “Copernico global village” nell’ambito del D.M.170 – Prevenzione dispersione scolastica, rappresenta una sfida che l’Istituto ha accolto assumendosi nei confronti dei ragazzi a rischio di dispersione, ovvero adolescenti in equilibrio precario, perché continuamente esposti al cambiamento , una grande responsabilità, ossia guidarli nel cammino che partendo da un’identità assegnata, li porti ad una identità scelta da loro stessi sulla base dei propri bisogni e attitudini individuali per la costruzione di un futuro lavorativo, anche nella propria terra d’origine.

Il progetto, nella sua interezza, dà voce proprio a quella parte della comunità scolastica, di studentesse e studenti che, anche in maniera implicita, per molteplici fattori, spesso di carattere motivazionale, rischiano di sottovalutare le risorse della più importante agenzia educativa. Il Copernico ha sempre mostrato negli anni una forte sensibilità nei confronti di studenti e famiglie le quali sono coinvolte nel progetto attraverso seminari sul tema della genitorialità e coaching motivazionale. Le altre azioni riguardano:
• percorsi individuali di Mentoring e Orientamento. I partecipanti vengono guidati ad acquisire consapevolezza sul contesto attuale e sulle proprie attitudini, per proiettarsi nello scenario futuro e affrontare una scelta cosciente.
• percorsi di Potenziamento delle Competenze di Base (Italiano-Matematica-Inglese) di motivazione, ri-motivazione e di accompagnamento ad una maggiore capacità di attenzione e impegno.
• Percorsi Formativi Laboratoriali e Co-Curriculari afferenti a diverse discipline e tematiche in coerenza con gli obiettivi specifici dell’intervento e rafforzamento del curricolo scolastico.

Cardine degli interventi è “l’ascolto attivo”cioè il momento in cui chi ascolta “riflette” il contenuto del messaggio dello studente dimostrando concretamente non solo di averne capito il vero senso, ma anche di averne accettato il contenuto senza giudizi. L’alunno che si riconosce nella riformulazione è sicuro di essere stato ascoltato e sarà quindi motivato a collaborare ancora e a rimanere aperto nella relazione. I docenti esperti interni/esterni creano lo spazio fisico e mentale per poter negoziare il progetto formativo con i partecipanti. Il ruolo dei docenti non è quello di semplificare le materie ma rendere possibile l’apprendimento individuale e di gruppo. Elaborano piani di intervento che tengono conto dei bisogni individuali espressi in relazione al mercato del lavoro locale. Realizzano interventi di socializzazione e/o sviluppo del clima d’aula; propongono e gestiscono interventi di potenziamento delle competenze di base attraverso approcci laboratoriali e cooperativi. Tutto questo significa inserire divertimento, partecipazione, sfida, competizione e premialità per aumentare il coinvolgimento e la motivazione degli studenti ed accompagnarli al raggiungimento del successo formativo. La didattica laboratoriale è il fiore all’occhiello dell’istituto; nella logica del progetto, essa prevede la realizzazione di contesti efficaci dal punto di vista della relazione, dei luoghi, degli strumenti e dei materiali usati per lo sviluppo dei processi formativi; si configura, altresì, in una metodologia che riesce a realizzare quel sapere e fare che consentono allo studente di trasformare conoscenze ed abilità in competenze spendibili autonomamente in contesti diversi; promuove gli apprendimenti in libera cooperazione con gli altri individui. Il laboratorio non è solo uno spazio fisico e non è ad uso e consumo esclusivo di alcune materie; esso diventa un luogo mentale, trasversale e pluridisciplinare. In esso non si insegna e/o si impara, ma si fa, si sperimenta operativamente sconfinando anche in ambiti, come il teatro, il cinema in corto, la web radio, il murale d’autore, musica live – solo per citare alcuni dei tanti laboratori in corso di attivazione – per i quali gli studenti, spesso, erroneamente credono di non sentirsi portati con risultati finali che sempre superano le aspettative. E il Copernico intende oltrepassarle anche stavolta!

 

ARTICOLO REDAZIONALE