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Primo giorno superato… anche nella città del Longano e nel resto del comprensorio tirrenico, nella mattinata di oggi dopo l’ultimo Decreto governativo, al fine di contenere con maggiori restrizione il Covid-62, si respirava come in altre città italiane paura, panico, confusione e smarrimento, soprattutto tra attività artigianali e commerciali, cuore pulsante dell’economia cittadina.

In serata c’è da registrare con positività, l’assoluta partecipazione dei cittadini ‘a stare a casa’, ed anche delle diverse attività di bar e ristorazione chiuse dopo le 18 in rispetto delle nuove disposizioni.

Nelle scorse settimane che non si sia compreso la gravità del fenomeno Covid-19 fino a quando i casi di contagio non siano arrivati in regione, è un dato di fatto, vedesi il movimento di giovani in giro nel weekend, ed oggi dopo il nuovo decreto governativo. La nota che appare assai incomprensibile è così come in altre città, le immagini foto e video dell’assalto ai supermercati cittadini.

Un ‘cortocircuito comunicativo’, potevamo definirlo all’inizio di questa brutta pagina della nostra storia, in cui in parte sono colpevoli le istituzioni che si trovano da settimane a ragionare su un nemico ‘invisibile’ e mai affrontato nella storia nazionale e mondiale.

Un fatto è certo in città e nel comprensorio tirrenico, attività di genere alimentari e ristorative stanno cercando di premunirsi, ascoltando le nuove disposizioni e mettendosi in regola, infatti sono diverse che hanno provveduto alla chiusura serale e dedicarsi alla consegna a domicilio.

Un segno che fa ben sperare nella nostra capacità di essere alla fine realmente ‘comprensivi e sensibili’ al fenomeno sociale e sanitario che può diventare ‘drammatico’, in primis sul piano della salute in relazione anche ai deficit sanitari delle nostre strutture.

Non nascondiamoci che adesso, l’economia locale e provinciale è ferma, con conseguenze rilevanti sul piano delle scadenze di tributi, fitti e dipendenti. Sulla questione la cosiddetta categoria di autonomi e partite iva, pronti anche a chiudere in modo ‘totale’, dal Governo nazionale e regionale attendono le dovute misure di sospensione o cancellazione di tasse e varie scadenze, al fine di essere davvero vicini a chi sta sulla ‘barricata tutti i giorni’ cercando di portare avanti il proprio lavoro e relative famiglie.

Restando sul tema della sensibilità e della prevenzione, in città chiude in modo temporaneo per salvaguardare la salute dei propri dipendenti  e no solo, la ditta ‘Maimone Srl e Bonifiche ambientali’ di Maimone Carmelo.

Tiene a comunicarlo il titolare alla nostra redazione, per innescare un effetto domino con l’obiettivo di fermarsi per poi ripartire più forti di prima. “In maniera precauzionale abbiamo deciso di chiudere per una settimana per salvaguardare la salute dei nostri dipendenti ed evitare esposizioni di cui non possiamo gestire, per ogni singolo caso visto che ad oggi abbiamo 30 dipendenti – spiega Maimone – che a sua volta hanno le proprie vite. In primis la salute, così abbiamo deciso di chiudere per valutare la situazione. Nel caso in cui dovesse accadere una positività all’interno dell’azienda causerebbe la chiusura forzata senza nessuna valutazione preliminare”.