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In queste ore tristi in tempi di pandemia vi sono anche vicende positive ed a lieto fine che vanno attenzionate, come quella di Barcellona Pozzo di Gotto che vogliamo raccontarvi e che riguarda la famiglia Conti,  protagonisti padre e figlio, entrambi di nome Nino e ‘positivi’ al Covid-19, i quali hanno vinto la loro battaglia.

Un secondo figlio, Enzo Conti racconta  sulla propria pagina Facebook le vicissitudini del papà Nino: “Dopo 28 giorni, hai vinto anche tu. Bentornato a casa Papà! Non abbiamo mai dimenticato quel 29 dicembre 2009, in prossimità del capodanno, dove hai combattuto l’ictus. Adesso aggiungeremo anche questo 19 Marzo 2020, festa del papà, dove ti sei ritrovato a lottare contro il Covid-19. Già da qualche giorno nella nostra famiglia si viveva la tensione perché in ospedale c’era finito mio fratello, fortunatamente fuori pericolo, ma le tue condizioni pregresse ci preoccupavano molto per sfidare questo nuovo nemico. Nonostante le tue fragilità hai avuto la forza di resistere e combattere da solo, lontano da noi. Giornalmente la nostra missione era quella di incoraggiarti, farti sorridere, tramite quella videochiamata, per non pensare a quello che stava succedendo all’interno di quel reparto. Molte sono state le vittime, ma tu sei stato un vincitore nonostante le paure che ti opprimevano. Abbiamo vissuto con ansia tutte le nostre giornate, aspettando che giungesse la sera per vedere il tuo viso. Il 98% delle volte era triste, disperato e stanco, ma l’unica cosa che potevamo fare, dietro quel piccolo schermo, era dimostrarti Amore e tranquillizzarti, anche se avevamo paura pure noi. Quotidianamente dovevamo inventarci qualcosa per distrarti, farti sorridere o almeno far viaggiare i tuoi pensieri su altri binari. È stata una Missione impegnativa da svolgere a causa dei nostri stati d’animo e della nostra salute, ma nel nostro piccolo abbiamo cercato di dare il massimo! La Tua felicità era la Nostra! Ringraziamo di cuore i medici del Policlinico di Messina, gli infermieri e tutto il personale ospedaliero per le cure e le attenzioni che hanno mostrato nei tuoi confronti e che continuano su coloro che si trovano ancora a combattere.
Infine, ringrazio personalmente tutti gli amici, colleghi e parenti che, con piccoli gesti, hanno mostrato quel conforto importante per noi. Tante sono state le nostre preghiere e continueranno ad esserlo affinché tutto possa tornare a splendere meglio di prima, dove la gente potrà apprezzare il vero valore della vita che spesso dava per scontato! Questo sarà possibile se tutti ci impegnassimo a non sottovalutare l’attuale problema, mettendo in pratica ciò che ci viene richiesto dalle istituzioni. Si vince solo se si fanno sacrifici!

Come dicevamo insieme al signor Nino Conti fra i primissimi ‘positivi’ nella nostra città vi era stato un altro figlio, anche lui di nome Nino, che a sua volta commenta la personale vittoria sul Coronavirus: “14/03/20 -15/04/20 …… SI TORNA A CASA!!! Ho passato 31 giorni chiuso in quella stanza di ospedale, sembrava che il tempo si fosse fermato, i pensieri mi tenevano compagnia, erano tanti e tutti tristi. Ho per un attimo pensato alla mia vita, l’ho vista passarmi davanti. Quant’è bella… Godiamoci la nostra famiglia, i nostri parenti, i nostri amici, le persone che ci vogliono davvero bene e soprattutto qualsiasi cosa brutta ci accada non arrendiamoci, non lasciamo spazio a pensieri negativi, cerchiamo di essere ottimisti, positivi, fiduciosi, mettiamoci grinta e sicurezza di farcela perché solo così riusciremo a sconfiggere questo maledetto virus. In ospedale ho conosciuto persone disperate, credevano di non farcela, con l’aiuto di noi tutti si sono ricreduti, hanno combattuto e alla fine ce l’hanno fatta, sono usciti pieni di gioia e con la consapevolezza di aver sconfitto il nemico invisibile. Infine ho lasciato per ultimo l’ospedale perché con tutti i disagi ed i limiti che la sanità purtroppo al giorno d’oggi presenta…ha dato, sta dando e sono sicuro continuerà a dare il meglio di se… volevo ringraziare in primis la dott.ssa Panella (Primario del rep. Malattie Infettive) e tutto il suo staff con medici ed infermieri, Oss, ausiliari… e il reparto di Pneumologia con il dott. Romano, il dott. Vitale e gli infermieri, Oss e ausiliari praticamente tutti. Grazie all’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto “Cutroni Zodda”. VIVA LA VIT #andràtuttobene.”

Non ci sarebbe bisogno di ulteriori commenti quando a parlare è il cuore delle persone direttamente coinvolte in questa terribile pandemia che sta sconvolgendo il mondo, basta solo aggiungere che da questa piccola grande testimonianza di una vicenda barcellonese si ha conferma dell’importante e diremmo vitale ruolo di medici, infermieri, personale sanitario, veri ‘angeli’ come testimoniato dal giovane Nino Conti, ed inoltre questa storia a lieto fine deve servire da monito affinché ciascuno di noi si comporti in modo responsabile perché il Coronavirus non guarda in faccia nessuno, uomini, donne, adulti, anziani, adolescenti, bambini, del nord, del sud. Per cui  non ci stancheremo di ripetere che dobbiamo restare a casa fino al prossimo 3 maggio, poi si vedrà.