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In questi ultimi giorni la vicenda dell’“emergenza coronavirus” si è catapultata al centro delle attenzioni e delle preoccupazioni di tutti, ormai al limite dell’allarmismo, e genera evidenti ripercussioni negative sulla vita quotidiana, anche nella città del Longano.

“E’ una vicenda certamente delicata e complessa, inutile ricordarlo – si legge in una nota da Palazzo Longano – che le Autorità sanitarie e quelle di governo stanno affrontando con l’adozione di forti misure di contenimento soprattutto nelle aree del Nord in cui sin qui si sono registrati i casi italiani.

Il contenimento dell’infezione da coronavirus richiede da parte di ciascuno alcune piccole attenzioni quotidiane – semplici e concrete misure di prevenzione – e che si eviti di scivolare in un allarmismo inutile e, al limite, anche dannoso.

Ricordiamo comunque che ancora alle ore 12,00 di oggi il Dipartimento nazionale della Protezione Civile ha comunicato che i casi accertati in tutto il territorio nazionale sono poco più di 200 e non segnala casi d’infezione nelle aree del centro-sud e nelle isole.

La situazione a Barcellona Pozzo di Gotto e nel suo circondario é dunque assolutamente tranquilla: ad oggi non esiste alcun caso, anche semplicemente sospetto, che risulti all’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina.

L’A.S.P. di Messina, comunque, nella cornice dell’apparato di prevenzione predisposto dalle Autorità sanitarie nazionali, ha già organizzato il dispositivo locale da attivare nella malaugurata ipotesi in cui l’infezione si manifestasse anche nella nostra provincia, Barcellona Pozzo di Gotto compresa.

Rammentiamo che le misure individuali di prevenzione sono quelle già ampiamente divulgate dalle Autorità sanitarie attraverso i media, le quali, in assenza di evidenze d’infezione, si risolvono nell’attenta cura dell’igiene personale – come il lavaggio frequente delle mani – e l’igiene e l’aerazione frequente degli ambienti.

In ogni caso, le linee guida da seguire per concorrere efficacemente alla lotta al coronavirus sono facilmente reperibili nei loro dettagli sui siti web istituzionali delle Autorità sanitarie nazionali e regionali, primo tra tutti quello del Ministero della Salute in cui è attiva una sezione dedicata.

I sintomi più comuni del coronavirus ormai sono ampiamente noti e sono simili a quelli del raffreddore comune e dell’influenza di stagione: una sensazione generale di malessere, mal di testa, febbre, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie.

E’ necessario dunque che nessuno si faccia prendere dal panico – peraltro dal coronavirus si guarisce come in tanti altri casi d’infezione virale – e si rivolga alle strutture sanitarie.

A questo proposito è importante ricordare che A FRONTE ANCHE DEL SOLO SOSPETTO D’INFEZIONE NON BISOGNA ASSOLUTAMENTE RECARSI AL PRONTO SOCCORSO O AGLI ALTRI PRESIDI SANITARI, ma occorre rivolgersi al proprio medico di famiglia – il quale potrà fare una prima valutazione e fornire le indicazioni del caso – oppure chiamare i numeri dell’emergenza sanitaria (112/118) o il 1500, il numero verde del Ministero della Salute dedicato all’emergenza coronavirus”.