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Nella città del Longano in queste settimane di notevole difficoltà, in cui le micro e mini discariche prodotte dall’abbandono indiscriminato dei rifiuti si spandono a deturpare il territorio comunale, la situazione è resa ancora più grave dal materiale pubblicitario che, spesso distribuito in maniera disordinata, risulta anch’esso abbandonato in qualsiasi spazio e luogo pubblico.

“E’ un’ulteriore elemento che, nonostante gli sforzi quotidiani degli addetti ai lavori, pregiudica, e non poco, la possibilità di restituire il nostro tessuto urbano – si legge in una nota comunale – alla dignità di una civile convivenza e all’ordinario decoro e che, dunque, necessita di essere contenuto.
A questo proposito è bene rammentare che l’ordinanza sindacale n. 35 del 26 aprile 2013 fa divieto “ … a chiunque di distribuire su tutto il territorio comunale materiale pubblicitario nelle vie, nelle piazze ed in tutti i luoghi pubblici o di uso pubblico, nonché sui portoni delle abitazioni private e sui parabrezza e/o lunotti dei veicoli in sosta”.
E’ vietato, anche, lanciare materiale pubblicitario, distribuirlo ai passeggeri delle auto in prossimità degli incroci, o, ancora, lasciarlo all’interno degli stabili o nelle cassette postali in presenza di un avviso (dei proprietari/condomini) che ne vieti l’immissione.
E’ consentita la distribuzione di materiale pubblicitario esclusivamente con deposito nelle cassette postali (se non presente avviso di divieto) o pubblicitarie, o con consegna direttamente a mano nelle abitazioni private, all’interno dei locali pubblici ed attività commerciali.
Nel quadro delle misure avviate per tutelare il decoro urbano a fronte delle criticità attuali, nei prossimi giorni partiranno anche controlli mirati sul rispetto delle prescrizioni dell’ordinanza n. 35/2013.
E’ bene ricordare che l’ordinanza prevede a carico dei trasgressori sanzioni che vanno da un minimo di 300 a un massimo di 3.000 euro per il privato cittadino e il personale incaricato della distribuzione (in solido col committente), mentre per le azienda commissionarie è prevista una sanzione da € 206 a € 1.549, oltre al rimborso spese per il ripristino dello stato dei luoghi.
Come sempre, tuttavia, ritengo che il senso di partecipazione civico possa concorrere al bene collettivo più e meglio di ogni iniziativa sanzionatoria.
Faccio appello, dunque, a tutti i cittadini, agli incaricati delle distribuzione e alle imprese ad adoperarsi tutti insieme affinché certi spettacoli indecorosi possano sparire rapidamente dalla nostra quotidianità”.