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Il gruppo di opposizione Città Aperta torna sulle dimissioni del consigliere Tommaso Calderone, presentate nei giorni scorsi, al cui posto siederà la prima dei non eletti nella lista di Forza Italia, Lidia Pirri.

Per il Movimento rappresentato in Consiglio da Antonio Mamì, Gabriele Sidoti e Raffaella Campo, la scelta dell’attuale Onorevole e capogruppo di FI all’Ars rappresenta un atto poco rispettoso per gli elettori, attaccando l’atto attraverso una dura nota appena diffusa:

“Le dimissioni presentate nel mese di agosto nella speranza che passassero inosservate, rappresentano l’ennesimo tradimento del rapporto tra eletti ed elettori di cui ormai non si prova neanche più vergogna.
“Se eletto non mi dimetterò”, aveva dichiarato prima delle elezioni il consigliere Calderone, sperando nella memoria corta dei suoi elettori. Ed invece, a neanche un anno dalla sua elezione, eccolo cambiare repentinamente idea, a conferma che la sua candidatura serviva soltanto a portare voti al partito e a dare una dimostrazione di forza, non di certo ad onorare la carica di consigliere comunale che meriterebbe maggior rispetto, così come meriterebbero rispetto gli elettori che dovrebbero sapere prima per chi voteranno e chi li rappresenterà nel civico consesso.
“Chi mi conosce sa bene che onorerò, se eletto, il nobile ruolo di consigliere comunale”, altra dichiarazione altisonante ma non accompagnata poi dai fatti. Lo dimostra la quasi totale assenza dalle commissioni consiliari, una presenza assai ridotta durante i consigli comunali e l’assenza di un’attività consiliare degna di nota.
In questo senso le sue dimissioni saranno paradossalmente un bene per la città, perché consentiranno di beneficiare della presenza di un consigliere comunale in più al posto di una cronica assenza.
Rimane l’amarezza di dover constatare come la politica sia sempre meno passione e sempre più calcolo, sempre meno servizio per gli altri e sempre più servizio per sé stessi”.