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DISCONTINUO an open studio #3 è la terza edizione della residenza d’artista organizzata dal Collettivo Flock, presso lo spazio DISCONTINUO a Barcellona Pozzo di Gotto; luogo che ha ospitato dal 25 luglio gli artisti: Alessio Barchitta, Alice Paltrinieri, Viktoria Nianiou, ed il duo Studio Tuta formato da Alice Lotti e Patrizio Anastasi.

Discontinuo è un aggettivo dai molteplici significati: è qualcosa o qualcuno incapace di seguire un ritmo costante, specialmente quello conveniente o prestabilito, mentre in matematica indica una funzione discontinua, la funzione di una variabile quando il suo limite, se la variabile tende a certi valori, risulti non definito.

DISCONTINUO an open studio #3 è la terza edizione della residenza d’artista organizzata dal Collettivo Flock, realizzata all’interno dello spazio DISCONTINUO a Barcellona Pozzo di Gotto; luogo che ha ospitato dal 25 luglio gli artisti: Alessio Barchitta, Alice Paltrinieri, Viktoria Nianiou, ed il duo Studio Tuta formato da Alice Lotti e Patrizio Anastasi.

DISCONTINUO è un palazzo liberty, sito in pieno centro storico, che è stato sia la casa che lo studio degli stessi. Ad ogni artista è stata assegnata una stanza vuota, che nel corso della residenza è diventata un vero e proprio studio, mostrando già dai primi giorni le caratteristiche progettuali dei singoli artisti. Questi hanno potuto lavorare a contatto con il territorio, aspetto che ha influenzato inevitabilmente la loro produzione, dando così origine a risultati inaspettati. Le opere in mostra saranno il risultato del mese di residenza.

Nella logica dell’open studio, caratterizzante l’evento, attrezzi, residui, errori, prototipi e riferimenti saranno visibili, a metà tra una mostra ed un cantiere in pausa, esaltando non solo il prodotto finale ma l’intero processo evolutivo d’arte. I testi sono a cura di Silvia Maiuri, che parallelamente allo sviluppo dei progetti ha osservato, scritto e discusso del lavoro con gli artisti, di seguito alcune sue osservazioni: Cinque artisti che condividono uno spazio destinato alla creazione, progettando giornalmente un percorso di fruizione coinvolgente, vivendo la casa come atelier e viceversa.

Alice Paltrinieri è un’artista romana, attiva a Roma e a Berlino. Forte di un temperamento artistico, vivace ed eclettico, l’intera sua opera si basa sul desiderio di “portare via con sé” pezzi fisici dei luoghi in cui vive o ha vissuto. Alice viaggia con in tasca la planimetria della casa in cui è cresciuta per riprodurlo innumerevoli volte, e la usa come punto di partenza per un lavoro che procede a campionature delle caratteristiche dello spazio Discontinuo: dal ricalco della decorazione pavimentale alla registrazione dei rumori domestici. Il suo modo di fare arte è un modo di vivere perché il gesto quotidiano e il gesto artistico si fondono: tutte le sensazioni personali vengono a galla, messe in mostra, trasfigurate in sculture concettuali.

Viktoria Nianiou è una pittrice e scultrice greca che vive e lavora a Madrid. La fascinazione per la flora e la fauna mediterranee, nell’infinita varietà di specie, conduce la ricerca di quest’artista all’esplorazione profonda della natura con l’intento di non limitarsi alla sua fedele restituzione ma di interrogare chi guarda su ciò che culturalmente rappresentano elementi come i cactus, di origine americana, sparsi per tutta l’Europa. Quanta parte della sua storia naturalistica mantiene un cactus piantato in un parco urbano di Berlino? Cosa è l’esotismo e come il marketing lo sfrutta: dai pattern animalier alla moda del fenicottero come elemento decorativo? A partire da queste riflessioni Viktoriasta lavorando sul recupero e sulla risignificazione di due simboli: la pala di fico d’india, con il suo frutto, e l’elefante, entrambi presenti nella storia dell’isola.

Alessio Barchitta, artista barcellonese con base a Milano, concentra la sua ricerca per Discontinuo sulla dicotomia del sacro: sacro come sacrificio, come simbolo di una comunità, come fatto storico inalterabile, come veicolo di fede. Ma il sacrifico porta con sé, oltre che l’idea di purezza, l’inevitabilità della morte, la paura della debolezza, la profanazione dell’ideale. L’opera di Alessio metterà in scena tutto questo attraverso un sapiente uso dell’ironia e dell’icona. Del processo creativo fa parte il recupero dei materiali di scarto, alla base del suo metodo, ma stavolta, per la prima volta, l’artista usa la ceramica, sperimentando forme inedite e quasi oniriche: agnelli sacrificali e angeli voluttuosi saranno protagonisti di una installazione immersiva in cui molta parte avrà anche il suono.

Alice Lotti e Patrizio Anastasi sono illustratori e graphic designer attivi a Torino che si riconoscono nel duo artistico Tuta. Provenendo dalla serialità del design i Tuta hanno sperimentato un loro metodo di alfabetizzazione del reale scomponendolo e sintetizzandolo in forme geometriche dai colori accesi. In particolare nel contesto della residenza i due artisti stanno lavorando alla destrutturazione, fisica e semantica, di elementi architettonici antichi: la scoperta di cocci e mattonelle nei torrenti Patri e del Mela, unita all’osservazione delle facciate nelle zone abitate che più hanno mantenuto il loro aspetto storico, realizzate a stratificazione di pietre e cocci, hanno dato il via a un processo creativo circolare che parte da queste forme, distrutte e ricomposte, per ottenere un’opera composita in cui lo stesso tema ritorna in più varianti materiche e cromatiche.

DISCONTINUO an open studio esalta la parte processuale di ogni progetto, dove ogni cosa presentata sarà lo spunto iniziale per un divenire incognito. Anche la cura dello spazio rimarca tale concetto, si è scelto difatti di non cancellare le tracce del passato: testimonianza di un vissuto e Potenziamento per il futuro.

Alessio Barchitta nasce a Barcellona Pozzo di Gotto nel 1991, vive e lavora tra Milano e Barcellona Pozzo di Gotto. Alice Paltrinieri nasce a Roma nel 1987, vive e lavora tra Roma e Berlino Viktoria Nianiou nasce a Mitilene nel 1991, vive e lavora a Madrid. Alice Lotti nasce ad Alba nel 1985, vive e lavora a Torino. Patrizio Anastasi nasce a Roma nel 1987, vive a lavora a Torino.

Inoltre il Collettivo Flock ha il piacere ospitare altri due progetti: Seconda Classe, raccolta di fotografie di Massimo Imbesi a cura del Collettivo Flock. Edito/Inedito (il libro d’artista) a cura di Giuseppe Mendolia Calella di Balloon Project. Il progetto espositivo propone una selezione di 10 libri d’artista: libri inediti perché realizzati con manualmente, a tiratura limitata e/o stampati in proprio da artisti siciliani, accostati per tema obconcetto ad altri libri d’artista firmati da grandi nomi delle arti visive contemporanee, prodotti da case editrici e quindi presenti sul mercato italiano e internazionale in molteplici copie. L’idea è dimostrare la diversa natura del libro d’artista e il suo ruolo nel panorama artistico attuale. L’oggetto libro diventa opera democratica che può essere posseduta, non solo da collezionisti, ma anche da curiosi, appassionati e cultori della materia. Le pagine inedite e quelle edite raccontano il percorso e la ricerca artistica degli autori, ricerca traslata in forma di libro e con le peculiarità spazio/tempo tipiche dello stampato. Narrazione, documentazione/archiviazione e introspezione sono i temi che caratterizzano questa selezione di libri che potranno essere sfogliati, toccati, annusati e in cui il contatto con il pubblico, non solo è richiesto, ma è anche necessario. I 10 libri esposti contengono contenuti di diversa natura: dalla fotografia alla grafica; dal video al disegno e alla scrittura. La mostra è curata da Giuseppe Mendolia Calella insieme a Balloon Project (di cui è co-fondatore con Valentina Barbagallo) piattaforma di ricerca che dal 2012 porta avanti uno studio sul libro d’artista e l’editoria indipendente nell’ambito delle arti visive contemporanee.

Autori

Daniela Ardiri, Francesco Balsamo, Giovanna Brogna Sonnino, Laura Cantale, Irene Catania, Sophie Calle, Fischli & Weiss, Damien Hirst, Urs Lüthi, Pipilotti Rist.

Per poter garantire la miglior tutela dei visitatori ed evitare al massimo il rischio di contagi, il Collettivo Flock ha attivato le necessarie misure di sicurezza per il contenimento del COVID-19. L’uso della mascherina è obbligatorio, l’accesso e la permanenza all’interno dello spazio è sono facilitati dalla presenza della segnaletica, ricordiamo inoltre che è necessario mantenere sempre la distanza di sicurezza interpersonale evitando affollamenti.