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Sui fondi del ‘Parco Urbano del Longano’, chiamata in causa dall’attuale sindaco Roberto Materia, l’ex primo cittadino Maria Teresa Collica cerca di apportare delle precisazioni, risaltando quanto fatto durante la sua gestione e rispondendo alle accuse dell’amministrazione.  

“Pertanto l’atto del 2014, cui fa riferimento il sindaco, – spiega l’ex sindaco Collica – rappresenta solo l’ultima fase di questo iter, conclusosi il 25 febbraio 2015 direttamente a Roma (pochi giorni prima della sfiducia). Col ministero era stato infatti concordato il trasferimento dei residui 4 milioni, subordinandolo alle fasi di avanzamento delle singole opere da realizzare, opere che peraltro si sarebbero dovute avviare tempestivamente e completare nel 2017. Per questo motivo sin dal momento della sfiducia, e anche dopo, abbiamo responsabilmente segnalato la delicatezza di queste operazioni, ricevendo tuttavia dal sindaco Materia in più occasioni rassicurazioni. Com’è avvenuto per tante altre occasioni, dunque, si trattava solo di proseguire con urgenza su una strada già spianata. Così in realtà non è stato, – continua la Collica – soprattutto perché il Sindaco Materia ha scelto di rimodulare quanto da noi stabilito con un ulteriore slittamento dei tempi previsti, arrivando alla nuova convenzione solo nell’agosto del 2017. Ciò ha pure comportato l’impossibilità di mandare in gara la riqualificazione della parte centrale della via Roma, alla quale si sarebbe potuto procedere sin dal primo giorno di amministrazione Materia.

Alla luce delle numerose inesattezze lette in questi giorni, voglio ricordare che nei mesi della mia amministrazione è capitato più volte di dover “salvare” finanziamenti precedenti: è accaduto così, oltre che per le somme in questione, anche per quelle stanziate dal ministero dell’economia (quelle per intenderci che la giunta Materia ha deciso di utilizzare in parte per il ponte di Calderà). Lo stesso è capitato per il finanziamento europeo di 3 milioni e mezzo di euro destinato al parcheggio e alla riqualificazione dell’Immacolata, come pure per i 5 milioni di euro del mercato ortofrutticolo (in quest’ultimo caso le somme sono state fatte riscrivere in bilancio). Per non parlare dei fondi destinati alla scuola Militi, a rischio perenzione a causa di una gara lasciata in sospeso; stessa procedura per il Bike sharing che sarebbe già dovuto essere completato al momento del nostro insediamento. Dispiace peraltro che molte delle opere menzionate siano divenute oggi cattedrali nel deserto.
All’epoca del mio mandato, – conclude – piuttosto che addossare le responsabilità a chi mi ha preceduto, ho preferito affrontare e risolvere tutte le questioni coadiuvata dalla mia squadra di governo. Per questo motivo mi permetto di consigliare al Sindaco di agire con maggior accortezza, valutando attentamente le scelte dei predecessori e l’operato dei suoi assessori. L’augurio è che si possa superare al meglio questa fase di stallo, nell’interesse della città”.