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“Ieri, con un’emozione indescrivibile, abbiamo reso omaggio, nella suggestiva chiesa di S. Giovanni Battista, alla Beata Vergine Maria Addolorata. Con “Donna De’ Paradiso” un Concerto-Oratorio, abbiamo avuto l’onore di aprire i festeggiamenti in Suo onore.”

Sono le parole del M° Antonella La Torre, Direttore della Corale Polifonica “Dulcis Harmonia”, che è stata assoluta protagonista di un evento tanto atteso e che non ha deluso le aspettative, tenutosi nella serata di ieri, sabato 11 settembre 2021, in una fra le più antiche ed artistiche chiese di Barcellona Pozzo di Gotto, nominata ‘monumento nazionale’.

Ai piedi della bellissima statua dell’Addolorata, una fra le più intense varette barcellonesi, sotto l’occhio del ‘padrone di casa’ San Giovanni Battista, sito nella cappella al centro della navata centrale del tempio, i membri della Corale si sono presentati con un intenso e sentito saluto iniziale e Angela Buonsenso ha sottolineato la gioia del poter finalmente tornare ad esibirsi dopo questi duri mesi di chiusure varie a causa della pandemia.

Quindi la stessa componente della Corale ha regalato un’ampia e accurata spiegazione del termine “Oratorio” dato a questa esibizione: “Si tratta di un genere musicale eseguito in forma di concerto senza rappresentazione scenica e senza personaggi in costume, composto per solisti e coro con la partecipazione di alcuni narratori. Originariamente rappresentava lo spazio nel quale si riunivano i membri di una comunità religiosa per pregare, per orare. Nella seconda metà del ‘500 a Roma, in seno ad un movimento religioso nato per iniziativa di Filippo Neri, il termine assunse il significato di riunione, comprendente letture di libri spirituali e passi biblici, accompagnati da preghiere e dal canto di laude. In seguito nacque la Congregazione dell’Oratorio, fondata dai seguaci di San Filippo Neri e da allora il termine oratorio fu riferito a queste tipologie di concerti.”

I pezzi eseguiti nel corso della serata sono stati: “Salve dolce Vergine”  di Mons. Marco Frisina, “Magnificat” (Frisina), “O voi che in tante” di S. Alfonso Maria De Liguori, “Ai tuoi piedi” composto da Birilli, un sacerdote redentorista, “Regina Coeli” dalla “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni, “Ave mundi spes” (Frisina). La chicca del concerto è stata poi l’esecuzione di “Flos Carmeli” brano introdotto direttamente da Padre Giuseppe Turrisi, parroco della chiesa di San Giovanni che, dopo aver ringraziato la Corale per questo momento di grazia, di preghiera e di musica, ha narrato le vicende legate al brano nato da una preghiera di San Simone Stoch dedicata alla Madonna del Carmine e lo stesso sacerdote ha evidenziato come vi sia un legame fra la Chiesa di San Giovanni e la Madonna del Carmelo in quanto la stessa fu gestita inizialmente dai Carmelitani. Padre Turrisi ha raccontato le vicende legate alla grande croce che era posta ai piedi del Santuario e che è stata distrutta nel 2008. Da evidenziare infine il ruolo del M° Giuseppe Gambino che da una audiocassetta ha tirato fuori la partitura. Il concerto  si è poi chiuso con “Salve del ciel regina” canto della tradizione redentorista.

i narratori sono stati gli impeccabili Laura Gatto e Salvatore Maio che si sono alternati leggendo dei passi tratti dai Vangeli di Luca e di Giovanni, i commenti sono stati tratti da San Bernardo Abate e da San Beda il Venerabile, e poi alcuni versi tratti dalla lauda “Donna De’ Paradiso” di Jacopone da Todi e dalla “Pentecoste” di Alessandro Manzoni. Il canto ‘Flos Carmeli’ è stato eseguito durante l’atto di affidamento alla Madonna Dolcissima Addolorata, prima del canto un componente della Corale ha offerto una composizione di fiori alla Madonna, deponendola ai suoi piedi. Da citare infine la presenza, in qualità di ospite speciale, del soprano Giuliana Crispo. Una di quelle serate veramente indimenticabili, che hanno trasmesso ai protagonisti ed al pubblico presente grande commozione ed emozione, ed i nostri complimenti vanno ai “Dulcis Harmonia” ed al loro brillante ed instancabile Maestro Antonella La Torre, che con grande professionalità li dirige.

(Foto di Antonio Brigandì)