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Il Comune procederà al recupero coattivo delle somme degli affitti non pagati, specie degli ultimi tre anni, dai conduttori dei locali comunali oggetto della recente riqualificazione urbana, dando incarico al dirigente del IV Settore Tecnico.

Prevista la preparazione di un nuovo Piano di dismissioni immobiliari che l’ente vorrebbe attuare indipendentemente dal piano di alienazione dei plessi scolastici inutilizzati e delle case popolari comunali, già varato in occasione del Piano di riequilibrio finanziario. Ad esso andrà aggiunto il varo di un nuovo piano di alienazioni dei beni trasformati in esercizi pubblici e concessi in affitto, coinvolgendo pure le zone della vecchia stazione ferroviaria ed il quartiere di Sant’Antonino.

Una progettualità di lavori pubblici con i finanziamenti di Comune e Ministero delle Infrastrutture, che però adesso si scontra con la necessità dell’amministrazione Materia di fare cassa recuperando i crediti accumulatisi che non fruttano creando voragini. Nella verifica degli stessi crediti non riscossi, emerge che non pagano i canoni concordati per le locazioni di immobili, le attività commerciali che si sono insediati sia nel complesso dell’ex Stazione ed anche della ‘Vecchia pescheria’, già oggetto di un emendamento respinto, costringendo l’ente ad attuare un Piano di dismissioni oltre ad attivare azioni di recupero delle somme,partendo dal censimento dei locali inutilizzati e da quelli già fitti che i titolari dei ritrovi potrebbero rilevare.

Al vaglio c’è l’ipotesi di redigere un nuovo Piano di alienazioni al fine di dotare il Comune di nuove entrate, dai sei locali dell’ex Stazione ai quattro della ‘Vecchia pescheria’, destinati ad ospitare attività imprenditoriali private.