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La Rete Nazionale Antiviolenza “Frida Kahlo” Onlus organizza, anche per quest’anno, un Corso di Formazione per Operatrici all’ascolto e all’accoglienza nei Centri Antiviolenza. Per la prima volta, però, a Barcellona Pozzo di Gotto si terrà, con il supporto anche di REAMA di Pangea Onlus e di Chayn Italia (già partner nelle precedenti edizioni), il percorso di formazione di primo e di secondo livello. Gli incontri inizieranno a gennaio 2020 e termineranno a marzo dello stesso anno.

L’obiettivo del Corso di Formazione è formare figure in grado di rispondere efficacemente ai bisogni delle donne sopravvissute alle diverse forme di violenza e di attuare interventi fornendo conoscenze teoriche e pratiche volte a prevenire e a contrastare la violenza di genere, la violenza maschile e la violenza assistita. La Convenzione di Istanbul considera la violenza come un fatto strutturale e permette di sviluppare misure di prevenzione e di contrasto in un’ottica globale. Tuttavia, i dati sui femminicidi restano altissimi e la risposta concreta delle istituzioni alle donne che subiscono violenza resta insoddisfacente. Spesso, infatti, la violenza viene negata, banalizzata, o trattata come un “conflitto” tra partner; talvolta le donne non sono credute quando si rivolgono ai servizi socio-sanitari, alle forze dell’ordine o ai tribunali. E, se non bastasse, la violenza assistita sulle figlie e sui figli minori viene considerata “accessoria”. La formazione sui temi dell’accoglienza, dell’ascolto e dell’accompagnamento di donne che subiscono violenza è condizione indispensabile per operare in tale settore o comunque per saper leggere i segnali della violenza e riconoscerli nel giusto modo. Il percorso qui proposto prevede la costruzione di nuovi saperi e l’operatività per prassi consolidata.

Il percorso formativo, come già precisato, è organizzato dalla Rete Nazionale Antiviolenza “Frida Kahlo” Onlus, con il contributo concreto di REAMA Rete per l’Empowerment e l’Auto Mutuo Aiuto della Fondazione Pangea Onlus e Chayn Italia.
È rivolto a tutte le donne che hanno già effettuato un percorso formativo di base e intendano approfondire il contesto storico/sociale in cui si sviluppa la violenza di genere, che vogliono acquisire strumenti tecnici e pratici sul piano psico-sociale, sanitario, organizzativo e giuridico in materia, per rispondere ai bisogni delle donne sopravvissute alla violenza e per sviluppare, gestire e valutare interventi innovativi volti anche alla prevenzione della violenza di genere.

L’ammissione al Corso avverrà tramite una valutazione dei curricula e un colloquio orale che si terrà venerdì 3 gennaio 2020 alle ore 9.00. È indispensabile effettuare la prenotazione al colloquio scrivendo a info@centroantiviolenza.it, allegando il proprio cv e indicando nell’oggetto PRE-ISCRIZIONE FORMAZIONE OPERATRICE 2020 entro e non oltre il 28 dicembre ore 12.00 I risultati della selezione saranno comunicati a tutte coloro che avranno effettuato la pre-iscrizione.

Il programma è molto articolato e prevede un totale di dieci moduli. Il primo avrà inizio 18 gennaio 2020. Si parlerà della necessità di una formazione specifica in ambito di prevenzione e contrasto della violenza maschile e di genere sulle donne; del movimento delle donne; della governance in Italia; dell’esperienza dei centri antiviolenza.

Il secondo appuntamento è previsto per sabato 25 gennaio 2020. Si parlerà della storia e delle radici della violenza contro le donne; dell’epidemiologia della violenza sulle donne; dell’analisi della dimensione strutturale della violenza; della violenza maschile sulle donne nella sua complessità sociale e culturale; della violenza su donne migranti e rifugiate; di definizioni, diffusione, caratteristiche, forme e tipi, stereotipi sociali, spirale della violenza; dei dati e delle ricerche statistiche. E infine della violenza assistita.

Il terzo appuntamento è sabato 1 febbraio 2020. Gli argomenti riguarderanno la metodologia e gli strumenti di un centro antiviolenza. In particolare: l’ascolto telefonico: dalla ricezione della chiamata all’attivazione del percorso; la progettazione dell’intervento: dall’accoglienza all’empowerment; pratiche di accoglienza e di accompagnamento: definizione del percorso di uscita dalla violenza; il percorso e i principi dell’aiuto; metodologia dell’accoglienza; teoria e tecnica della relazione d’aiuto in un CAV; iter per l’inserimento in Casa Rifugio ad indirizzo segreto.

Il quarto appuntamento si terrà sabato 8 febbraio 2020. Si parlerà della presa in carico da parte dell’operatrice all’ascolto e all’accoglienza, in particolare del setting spaziale e relazionale; del segreto professionale; dell’’ascolto attivo, empatico e assertivo; dell’’analisi della domanda; la motivazione al cambiamento; la sospensione dei giudizi di valore; dell’orientamento al lavoro e percorsi di tirocinio nell’ambito di progetti specifici.

Il quinto incontro avverrà sabato 15 febbraio 2020, per discutere sulla presa in carico da un punto di vista psicologico. In particolare gli argomenti saranno i seguenti: riconoscere i segnali e le dinamiche di una relazione violenta; la comunicazione con la vittima di violenza; la gestione delle emozioni durante il colloquio; il riconoscimento delle reazioni post-traumatiche; l’elaborazione del trauma e della separazione dall’aggressore/maltrattante; educare alla relazione intima; autonomia, Agency, Empowerment.

Il sesto incontro si terrà sabato 22 febbraio 2020 e riguarderà gli aspetti medico-legali nella violenza di genere e sessuale. Gli argomenti trattati saranno i seguenti: la rete intra ed extra ospedaliera; accoglienza della donna nel servizio sanitario; la violenza ostetrica.

Il settimo appuntamento sarà sabato 29 febbraio 2020, con gli aspetti legali della violenza contro le donne. In particolare: evoluzione storica del diritto relativo al contrasto e alla prevenzione della violenza; dalla Convenzione di Istanbul alle Corti europee: il difficile cammino del diritto nella prevenzione e contrasto della violenza di genere; diritto internazionale e comunitario in ambito della violenza contro le donne; la normativa italiana contro le diverse violenze contro le donne; strumenti giuridici per la protezione della donne vittime di violenza; la violenza su donne disabili o anziane; affido dei figli in contesti di violenza; denunce: nodi critici; il ruolo delle Forze dell’Ordine; la  valutazione del rischio di recidiva di violenza.

L’ottavo incontro si terrà 7 marzo 2020 e riguarderà argomenti come le Politiche sociali, il lavoro di Équipe e di Rete, la rete operativa multidisciplinare; schede di rilevazione (accoglienza telefonica e accoglienza vis à vis); le guide e gli strumenti di Chayn.

Il nono incontro è previsto per sabato 14 marzo 2020. Si parlerà di linguaggio, comunicazione e mass media. In particolare: linguaggi, stereotipi e sessismi mediali; sessualizzazione precoce e violenza nei media; stereotipi ed oggettivazione delle donne; la comunicazione con la vittima di violenza; linguaggi e cultura di genere; Carta di Treviso, Manifesto di Venezia.

Durante l’ultimo incontro, il decimo, previsto per sabato 21 marzo, le corsiste effettueranno una verifica del percorso formativo attraverso un lavoro di gruppo e un colloquio.
I posti disponibili sono solo 30, anche per questa ragione è prevista una selezione. Per prenotarsi è necessario farlo entro il 28 dicembre.