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Era l’agosto del 2017 e da Messina giunse nel bellissimo giardino del Museo Epicentro di Gala, a Barcellona Pozzo di Gotto, l’artista Filippo Minolfi, protagonista dell’evento ‘Impronta d’Autore’. Fu l’ultima apparizione nella propria città d’origine del pittore scomparso ieri nella città dello Stretto.

Stamattina abbiamo prontamente dato ai nostri lettori la notizia di cronaca ma adesso vogliamo soffermarci su un personaggio importante della città del Longano che ci ha lasciato con modalità terribili, a causa di quel Covid-19 che nel giro di pochissimo tempo ha portato alla morte anche la moglie e la figlia del Maestro. E ricordiamo che un altro artista barcellonese, Francesco De Francesco, era scomparso anch’egli vittima del Coronavirus, nella sua città d’adozione, Bergamo, durante la prima ondata di contagi all’inizio del maledetto 2020. Per Messina e provincia questo gennaio 2021 è sicuramente il momento più drammatico in termini di mortalità.

Tornando al Maestro Minolfi, nell’evento all’Epicentro del quale parlavamo, fu onorato al meglio dal direttore del museo Nino Abbate, il quale ebbe modo di ricordare l’incoraggiamento che ebbe da parte del pittore all’inizio della propria avventura nel mondo dell’arte. Lo storico dell’arte Andrea Italiano lo ha definito “artista umile e grandissimo, che partì dal realismo per giungere al surrealismo”.

Nato nel 1930 e laureatosi in Giurisprudenza per poi trasferirsi definitivamente per motivi di lavoro nella città di Messina, Filippo Minolfi fu introdotto da Salvatore Stancanelli nel “Villino Mamertino” di Terme Vigliatore, di proprietà di Guglielmo Jannelli, fu poi a stretto contatto con opere dei vari Balla, Severini, Boccioni e Carrà, mentre al Grand Hotel delle Terme con i lavori di Tosi e Morandi, lì esposti. Conobbe il pittore Nino Leotti a casa del quale incontrò Guttuso e Migneco.

Il coloratissimo Cristo Pantocratore nella Basilica di San Sebastiano è certamente la sua opera più nota insieme ai monumenti a Sebastiano Genovese ed a Bartolo Cattafi. Nel 2012 fece la sua ultima mostra a Barcellona Pozzo di Gotto. Figura di grande uomo oltre che di artista spiccava per grande semplicità e dichiarò: “I giovani che si accostano al mondo dell’arte devono studiare ed avere grande umiltà”.

Grande sconcerto e profonda tristezza in queste ore sia a Barcellona che a Messina, in particolare negli ambienti culturali che hanno apprezzato nel corso degli anni l’opera dell’artista.

La Redazione e lo Staff di ‘OraWebTv’ piangono questo grande figlio di Barcellona Pozzo di Gotto insieme a tutta la comunità culturale e cittadina e porgono le più sentite condoglianze alla famiglia dell’artista così duramente colpita per la scomparsa oltre che del Maestro Filippo Minolfi, della moglie Rita Chillemi e della figlia Isabella. Riposino in Pace!

(Foto di copertina di Marcello Crinò).