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Sulla propria pagina ufficiale Facebook il Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Avv. Pinuccio Calabrò ha diramato una nota che fa ulteriore chiarezza riguardo la questione del bilancio.

Come auspicato, dal Riparto Fondo ex articolo 52, comma 1, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 *sostegni bis) , convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 è perventuto ieri alla Città di Barcellona il comunicato ministeriale ufficiale che assegna alla città del Longano un contributo di euro 1.521.003,00 a copertura del rientro del Fondo di Anticipazione di Liquidità che permette di assolvere totalmente gli obblighi di rientro dei i primi tre anni dei 10 complessivamente riformulati dalla predetta legge. Così si supera lo stop ai bilanci degli Enti locali causato dalla sentenza 80/2021.

Ora e solo ora “possiamo iscrivere l’intero importo del contributo ricevuto nell’anno 2021 per destinarlo alla copertura delle quote annuali del disavanzo riferite alle annualità 2021, 2022 e 2023” .

La questione dei termini di approvazione del Bilancio era stata ampiamente sviscerata e chiarita nella teleconferenza del 20 luglio scorso tra l’Esperto del Sindaco Dott. Dario Paterniti e i capigruppo Consiliari alla presenza del Presidente del Consiglio Paride Pino, avendo ben presente che la proroga del termine (oggi 31/07/2021) ed il ritardo (i bilancio si doveva praticamente rifare) era correlata alla predetta sentenza della Corte costituzionale che ha modificato la disciplina di contabilizzazione e restituzione del FAL ed a un soccorso
normativo che è arrivato il 23 luglio scorso.

Non si comprende pertanto da cosa scaturisce “la protesta” dei consiglieri di Città Aperta, PD e Gruppo Misto che ben avevano presente la problematica ed in cosa consiste la mancanza di rispetto istituzionale. Intanto il procedimento del bilancio è ripartito forte delle coperture per l’esercizio 2021 di un altro consistente contributo regionale straordinario in arrivo per Barcellona, e cioè quello relativo all’art. 31 della LEGGE 15 aprile 2021, n. 9, articolo ascrivibile al deputato regionale di Forza Italia Tommaso Calderone in quanto estensore dell’emendamento alla legge finanziaria.

La questione bilancio e del consuntivo è quindi chiusa e presto, grazie anche al lavoro encomiabile dei dirigenti, in particolare della Dott.ssa Bartolone, con la quale stiamo lavorando con estrema collaborazione e lealtà, ed infine, acquisiti i pareri dei Revisori dei Conti, i documenti saranno disponibili alle commissioni ed ai gruppi consiliari.
Le scadenze, purtroppo sono imposte dalla legge, mentre la procedura prevede dei complessi passaggi procedimentali obbligatori.

In particolare per la Piano Tariffario Idrico, l’amministrazione ha dovuto mettere in campo una task force per ripristinare come per legge la struttura tariffaria per il servizio idrico che deve necessariamente coprire integralmente i costi (finanziari, delle risorse e quelli ambientali), secondo il metodo di calcolo imposto a livello nazionale dall’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, che prevede la copertura integrale dei costi e per adeguare il servizio alla legge, dopo che dalla verifica ispettiva del giugno 2019 aveva accertato delle pesanti violazioni
al punto 1 della deliberazione 577/2014/R/IDR, perché  il Comune non ha applicato ai consumi 2012-2017 la tariffa determinata d’ufficio dall’Autorità con la medesima deliberazione. Tale circostanza, assolutamente piovuta addosso all’amministrazione Calabrò, ha richiesto  i tempi necessari e le azioni dovute  alla rimodulazione corretta dei meccanismi tariffari a garanzia della sostenibilità finanziaria efficiente (anch’essi esposti per tempo in commissione consiliare dall’Ing. Peruzzi, esperto nazionale in materia).

Anche per il PEF TARI 2021 e le relative tariffe, in scadenza al 31/07/2021 perché collegati alla scadenza del Bilancio, gli addetti ai lavori sanno, che anche questa procedura è molto complessa : si avvia con un PEF grezzo con dei dati che deve fornire il gestore si passa al PEF finanziario, che prevede anch’esso (secondo il metodo AREA – vedi Delibera Arera n. 443/2019) un metodo per il calcolo dei costi “efficenti” basata tra l’altro sulle componenti di costo incluse nel Piano economico finanziario del gestore (PEF), e che costituiscono la base di calcolo della TARI. In buona sostanza, in sede di insediamento siamo stati impegnati a redigere e “regolarizzare” il PEF 2020, non esitato dalla precedente consiliatura e, successivamente, a mettere mano al PEF 2021, documenti che richiedono un passaggio dirigenziale, uno con il gestore del servizio, l’elaborazione del documento tecnico-economico, la validazione della SRR , il parere dei revisori ed infine approda in Consiglio Comunale. Tutto questo in meno di tre mesi per  PEF.