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Nel pomeriggio di sabato 6 aprile 2019 è stata inaugurata a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) nel bellissimo Villino Liberty “Foti-Arcodaci” la Mostra Internazionale “Arte da Nord a Sud”.

Sono intervenuti al vernissage lo studioso di filosofia Carmelo Eduardo Maimone, la giornalista e critico d’arte Maria Teresa Prestigiacomo e l’Assessore alla Cultura Angelita Pino.

 

 

 

 

 

 

 

 

Maimone ha sottolineato l’importanza di un evento che porta nella città del Longano “gente da fuori” cosa che è certamente costruttiva per tutto l’ambiente culturale in quanto permette un confronto; ha quindi dato il suo inconfondibile tocco filosofico all’evento spaziando da Schopenhauer a Spinoza, non dimenticando un doveroso pensiero per l’indimenticabile amico Mariano Pietrini.

 

 

 

 

 

 

 

 

Quindi ha dato il proprio indirizzo di saluto l’Assessore Angelita Pino che ha accolto con gioia, a nome dell’Amministrazione comunale, i vari artisti e gli organizzatori sottolineando il fatto che la città di Barcellona Pozzo di Gotto si pone a pieno titolo come importante polo culturale ed a conferma di ciò ha ricordato come questo sia il primo di ben nove eventi programmati per il fine settimana. L’Assessore ha poi consegnato una pergamena agli artisti protagonisti della mostra che erano presenti in sala.

Infine l’atteso intervento di Maria Teresa Prestigiacomo che si è intanto complimentata con tutto il personale del Villino Liberty, sempre accogliente e disponibile; quindi è scesa nel particolare illustrando le caratteristiche degli artisti che espongono: “il calabrese Marcello La Neve coglie il profilo psicologico delle donne da lui rappresentate in modo mirabile, con velature che mostrano una sapiente tecnica; Mek Zodda, attore, cabarettista e pittore evoca nel suo naif significativo, atmosfere di monettiana memoria e soprattutto per il suo minimalismo, atmosfere delle antiche stampe orientali, una pittura antica ma sempre apprezzata; Marina Petrescu con le sue donne dai fantasmagorici colori in contrasto con la pelle scurissima di africane delle sue donne, quasi a riscattare con il colore il grigiore esistenziale e rendere omaggio alle sofferte donne dell’Africa; Elena Bullo con il suo bosco dall’equilibrio cromatico perfetto e d’intense vibrazioni poetiche con giallo e blu colori surreali; il campo di papaveri di Rosalia Zanetti, semplice ma efficace il suo richiamo di Antoine Saint-Exupery alla semplicità delle cose del mondo; Catherine Trevsan con la sua barca all’ombra dal fascino anche questo delle opere orientali, dal silenzio catturato tra le pieghe del colore tra luci ed ombre ben dosate dall’artista che presenta anche un’opera astratta di notevole impatto cromatico; Daisy Borin che con i gessetti, una tecnica difficile ed immediata, rappresenta un grappolo d’uva che non è semplice rappresentazione del frutto ma rimanda all’omaggio al lavoro dell’uomo e della terra; Viviana Soranno con i suoi colori in fiore che mostrano una fantasmagoria di colori che esplodono in una primavera sognata anche nella nostra esistenza; Luciano Fornasari ci parla del suo intimo rapporto con la natura che risolleva il suo animo come poesia del tempo e della memoria; la penna biro di Domenico Venuti tecnica antica che non lascia margini di correzione all’artista pertanto è frutto di una immediatezza di emozioni e sensazione dell’artista dalla sapiente tecnica; Oleksandra  Shlyaktina che ha rende omaggio al mondo della omosessualità nel rispetto dell’uomo che percepisce come femminile il proprio corpo e ne sogna le sembianze, una foto eccellente in cui la capacita scenica risulta eccellente per il narrato; partecipazione straordinaria quella di Pino Coletta che di recente ha riscosso notevole successo a Parigi con le sue opere che saranno presenti sulla rivista Red Carpet Magazine cartacea e on line www.redcarpetmagazine.it ed inoltre saranno presenti per un volume su Ungaretti che sarà presentato alla Sorbona. Un Coletta maturo e straordinario con le sue velature, i merletti evocatori dei lavori certosini delle nonne e delle mamme fine ottocento primi novecento che ritornano sulle tele come memoria storica del tempo perduto e ritrovato”.

Presenze illustri al Villino Liberty il Dott. Renato Di Pane, membro ANF insieme al cerimoniere Gazzara ed al Prof. Giuseppe Rando. In serata si è svolto anche un Convivio presso l’abitazione del Conte Molino della Torre in Via Risorgimento 93. La Mostra, organizzata dall’Accademia Euromediterranea delle Arti con il patrocinio del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 13 aprile 2019.