Condividi:

Nella mattinata di sabato 18 marzo 2023 si è vissuto un momento importantissimo sotto il profilo sociale presso il Centro Giovanile Cairoli di Barcellona Pozzo di Gotto, realtà viva guidata magistralmente dalla Dott.ssa Annamaria Puliafito: parliamo dell’inaugurazione del Murales dal significativo titolo “La Forma dell’Acqua”, opera di un gruppo di 15 ragazzi coimputati in carico all’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni del Centro di Prima Accoglienza per minorenni “Rosaria Lucia Natoli”.

 

 

 

Nei loro saluti istituzionali sia il Sindaco Calabrò che l’Assessore Molino che il Prefetto Di Stani hanno tenuto a sottolineare l’importanza dell’iniziativa volta a promuovere la cultura della legalità. Soddisfazione ha espresso la Responsabile del Centro Annamaria Puliafito insieme al suo staff mentre sono anche intervenute all’inaugurazione coloro che hanno personalmente curato il Progetto ovvero la Dott.ssa Maria Palella, Direttrice del Servizio Sociale Professionale del Dipartimento insieme alle Assistenti Sociali Maria Baronello, Daniela Caristi, Rosalba Siracusa, Antonella Miragliotta e Irene D’Arrigo.

Il progetto “La Strada è Cultura”, finanziato dal Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità, nell’anno 2022, ha offerto ad un gruppo di ragazzi barcellonesi, coimputati in illeciti penali, l’occasione di “vivere il gruppo” come spazio positivo in cui costruire nuove identità, nuove relazioni, nuovi progetti, anche attraverso l’arte, con la guida di un adulto/esperto. I ragazzi si sono ritrovati insieme all’artista Nicolò Amato realizzando il suddetto Murales.

Perchè “La Forma dell’Acqua”? L’acqua che cambia colore lungo il suo scorrere nel fiume Longano, fino ad arrivare a riversarsi in mare; che cambia la sua forma in base al contenitore in cui viene versata. In questa metafora, l’acqua rappresenta i ragazzi, che sono portatori di risorse, che, se ben canalizzate, possono far nascere nuove relazioni e nuovi modi di stare insieme. Questi adolescenti hanno avuto l’occasione di rielaborare un vissuto di disagio, recuperando autostima e senso di auto-efficacia, sperimentandosi in un’esperienza di gruppo positiva e lo hanno fatto nel loro luogo di vita, utilizzando il territorio come luogo di integrazione, un luogo fisico dove cercare e costruire la bellezza e guardare spazi di vita quotidiani con nuove prospettive.

L’ingresso nel circuito penale rappresenta per il minore e la famiglia un evento drammatico.  Il compito degli Operatori è quello di far comprendere che il “vincolo giuridico” ha tra gli obiettivi l’assunzione di responsabilità da parte del minore come “Soggetto Attivo” nel percorso di crescita e si configura in una dimensione di collaborazione tra i servizi dell’Amministrazione della Giustizia e con gli Enti locali ed in particolare con i servizi socio-educativi.

Molto presente la rete territoriale che ha partecipato alla bellissima mattinata mostrando gradimento per l’opera di questi ragazzi una restituzione che respira un largo raggio di interventi in tutti i servizi. In questo senso erano presenti all’evento Autorità militari di comando locali, il Vice Questore,  una rappresentanza della Magistratura, l’Ordine degli Avvocati, il Vicario Foraneo  Padre Giuseppe Currò, il Direttore dei Salesiani Don Umana,  Padre Vincenzo Otera della Parrocchia di Portosalvo, vari Dirigenti Scolastici e del Servizio Sanitario NPI Infantile di Barcellona.