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È stato finalmente inaugurato nel tardo pomeriggio di ieri, 30 giugno 2019 presso il Museo Epicentro di Gala a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il tanto atteso “Pavimento d’Arte” composto da ben 128 mattonelle della collezione del Museo.

Nel bellissimo e fiorito Giardino del Museo, alla presenza di un attento ed interessato pubblico di amanti dell’arte, sono intervenuti alla presentazione dell’evento l’artista Nino Abbate, fondatore e direttore dell’Epicentro, la moglie Salva Mostaccio, musa ispiratrice oltre che artista ed il critico d’arte Andrea Italiano.

Nino Abbate ha così esordito: “Ringrazio a nome della comunità barcellonese e del mondo dell’arte i 128 artisti che compongono il Pavimento e tutti gli altri presenti nel Museo con la loro mattonella; i tre curatori del catalogo Renato Barilli, Diego Bertelli e Andrea Italiano; i giornalisti che hanno dato luce a questo evento Alfredo Anselmo, Marcello Crinò, Francesca Romeo, Cristina Saja, Giuseppe Puliafito, Valentina Di Salvo, Flaviana Gullì; l’editore Pierangelo Giambra per la realizzazione del catalogo; Gianluca Abbate per le fotografie; la mia compagna Salva per la collaborazione alla riuscita di questo evento; l’amministrazione comunale anche se non presente stasera ma abbiamo il consigliere comunale Melangela Scolaro; l’Assemblea Regionale Siciliana che ha concesso il patrocinio.” Una carrellata di ringraziamenti quella di Abbate che ha quindi dato il microfono ad Andrea Italiano.

Il critico d’arte ha iniziato il proprio intervento tra il serio ed il faceto: “Ogni mattina al risveglio guardo Facebook ed in particolare i ricordi, stamattina ho visto che negli ultimi tre anni il social mi ricorda che sono stato con te qui all’Epicentro. Questo è amore duraturo verso l’arte.” Poi Italiano ha così proseguito, rivolto a Nino Abbate: “Al di là dello scherzo oggi presentiamo mattonelle doppie che prendono vita, una ennesima ricapitolazione della storia dell’arte, ripartendo dal punto zero. L’Epicentro a questo punto è completo ma la sfida adesso sarà il diffondere questa tua creatura al di fuori, le mattonelle ora diventano strutture mobili e il mio consiglio è realizzare dei moduli e portarli in giro per la Sicilia, per l’Italia e per il mondo. Tu hai il dovere di forzare, il guerriero deve scendere nella pianura. Nel catalogo analizzando l’essenza del Giardino di Salva sono arrivato alla conclusione che sei un sognatore e ciò che ti muove è l’amore, la tua musa è Salva alla quale devi dimostrare in continuazione di essere un sognatore, non la seduci con Rolex, Rolls Royce ma con l’Arte. Da una discarica hai creato un sogno, un luogo in cui si può riflettere, ascendere all’Altissimo o anche solo stare un po’ soli con sé stessi. Il catalogo è una interessante documentazione per i posteri.”

A questo punto Abbate ha sottolineato come lui tenga in grande considerazione l’amministrazione comunale e le istituzioni cittadine tutte ed ha chiamato a parlare il consigliere Melangela Scolaro: “Ho apprezzato Andrea Italiano poiché anche a me è successa la stessa cosa stamattina aprendo Facebook, che mi ricordava il Museo Epicentro. Ciò mi ha fatto fare due riflessioni: la prima che l’impegno costante di Nino e di Salva è un onore per la nostra città. C’è chi parla  del bene e chi lo fa, come Nino che lo conosciamo, è di poche parole ma è l’uomo dei fatti, una persona concreta, dotata di fantasia, verve, capacità artistica. La seconda riflessione è che vi è una buona fetta della città che ama Nino Abbate e vorrei chiamare qui Ilenia Torre, si perché quando si è lavorato bene il titolo non si perde anche quando l’incarico cessa ed Ilenia è la dimostrazione che non è necessario rivestire un ruolo istituzionale per amare il proprio paese. Grazie a te Nino, grazie ad Ilenia Torre e grazie anche all’Arch. Cristelli che vedo qui presente.”

Una emozionata Ilenia Torre ha avuto parole bellissime nei confronti di Nino Abbate: “Mi avete colto di sorpresa, tornare al Museo Epicentro è sempre un grande piacere. Stasera mi avete regalato una bellissima emozione. Grazie Maestro Nino Abbate per la consueta calorosa accoglienza, grazie per ciò che instancabilmente continua a donare alla nostra Città. La sua capacità di creare “oggetti parlanti” che incantano ha dato vita ad un luogo meraviglioso, invidiabile. Il suo carisma, la sua determinazione e la sua passione per l’arte… sono certa che ci riserveranno ancora delle meravigliose sorprese. E grazie alla Sua Musa ispiratrice, fonte di quell’amore inesauribile che ispira ogni sua creazione. Ad Maiora!”.

Prima della vera e propria apertura della sala del Museo con il Pavimento d’Arte Nino Abbate ha preso nuovamente la parola per spiegare sinteticamente come è nata l’idea di realizzarlo: “Fra i miei appunti ho trovato una relazione su un muro come mezzo di comunicazione all’interno dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario, dove un tempo lavoravo, se ci pensiamo un muro si erge in verticale un pavimento in orizzontale, tutti quanti abbiamo pavimenti dell’amore, del dolore, si tratta di una forma di comunicazione, e lo scambio è più importante nelle differenze. Come Socrate che non scrisse nulla ma tutto di lui ci fu tramandato da Platone e Aristotele, così Arte e Poesia porteranno tutto alle generazioni future. Un internato usava il muro come mezzo di comunicazione, tramite graffiti mandava messaggi, oggi per me questo Pavimento d’Arte è un mezzo di comunicazione e sta a noi guardandolo decifrare i messaggi degli artisti, interpretare e mettere in risalto la bellezza che appartiene a ciascuno di noi.”

Bellissime le parole di Nino Abbate che ha quindi accolto il pubblico all’interno del Museo e tutti i visitatori hanno potuto finalmente godere della “grande bellezza” del Pavimento d’Arte, un colpo d’occhio dal forte impatto. L’evento si è chiuso con l’abituale rinfresco offerto dal Museo Epicentro.