Condividi:

Nella serata di martedì 30 agosto 2022 si è chiusa in bellezza, con le esibizioni di Jacopo Tealdi e Viviana Isgrò, la prima rassegna teatrale estiva del Circolo delle Lucertole denominata ‘Oasi in Teatro’.

In premessa va detto che occorre rendere onore a questa associazione barcellonese presieduta dalla stessa Viviana Isgrò che ha avuto il coraggio di realizzare una serie di serata nel centro della città del Longano in piena estate, quando ci si sposta tutti a Calderà ed il centro cittadino rimane letteralmente trascurato. Valore aggiunto il fatto che Il Circolo delle Lucertole abbia fatto questa rassegna teatrale a proprie spese, autofinanziandosi.

Dopo questa doverosa introduzione andiamo a raccontarvi quest’ultima serata, che è arrivata dopo il successo dei primi due appuntamenti, quello col ‘circo moderno, senza animali’ di Francesco Mirabile e quello col duo Sara D’Amico e Giulia Rappazzo che hanno regalato un concerto barocco. Molto originale lo spettacolo che ha aperto la serata dal significativo titolo “U.Mani.tà, il cabaret fatto a mano” che ha visto assoluto protagonista, in veste di attore e di regista, Jacopo Tealdi, che per l’appunto con le proprie mani ha divertito, coinvolto, fatto riflettere un pubblico letteralmente entusiasta nell’ascoltare le vicende di Mister Piccolino, un bambino buono ed ingenuo e Luis Daimon, un famoso etnoantropologo che ha praticamente ‘distrutto’ tutte le fiabe per bambini evidenziandone peculiarità inaspettate, lasciando stupito il proprio interlocutore.

Il secondo spettacolo, quello che ha chiuso serata e rassegna,  è stato “Il primo gesto d’amore”, con protagonista Viviana Isgrò per la regia di Francesco Mirabile, e ci piace pensare che, a volte, nella vita accadono cose che noi non comprendiamo, che ci sembrano negative, ma che poi si rivelano di prospettiva differente ed inaspettata. Nello specifico lo spettacolo della Isgrò era saltato lo scorso 19 agosto per via delle avverse condizioni meteorologiche tra lo sconforto dell’attrice-regista Viviana Isgrò ma probabilmente questo suo “chiudere in bellezza”, quuello che chiamiamo “dulcis in fundo” si è effettivamente rivelata una bella casualità.

Viviana Isgrò, appartenente ad una famiglia di artisti, si è appassionata sin da piccola al teatro. Si è laureata in lettere alla Sapienza di Roma e successivamente in regia teatrale al Dams di Roma tre. Autrice e regista di molti spettacoli teatrali, ha studiato come attrice in diversi laboratori teatrali. Nel suo spettacolo ai Giardini Oasi, fortemente autobiografico, ambientato nella ‘soffitta della memoria’, ha fatto un ideale viaggio a ritroso nei suoi  ricordi e la ricerca di una vecchia macchina da scrivere, con il suo tic tac dei tasti, l’ha portata a riscoprire la propria parte bambina, sopita per anni ma mai abbandonata. Ed ecco quindi che la protagonista canta, balla comprendendo che la felicità non è legata ad un periodo della nostra vita, ma ad un percorso di crescita personale dedicato all’ascolto e alla leggerezza.