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Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota-denuncia da parte di Tindaro Di Pasquale che sottolinea lo stato di degrado, la disorganizzazione, il mancato rispetto delle norme anti Covid e della privacy dell’utente che si trova a dover usufruire dei servizi presso la sede di Barcellona Pozzo di Gotto dell’Agenzia delle Entrate. Come è giusto che sia daremo spazio ad eventuali repliche da parte della Direzione dell’Agenzia delle Entrate. 

“Nella giornata di ieri sono stato, per ragioni personali, alla sede della agenzia delle entrate di Barcellona PG. Uno squallore degno neanche del terzo mondo. Gli uffici ricevono soltanto il martedi e giovedi, per mezza giornata. Alle 7,30 del mattino ci sono già 27 persone e gli uffici aprono alle nove. Si badi che alle 13 chiudono e non gliene frega una mazza se vieni da Campogrande o da Torregrotta e sei li dalle otto del mattino ad attendere. La signora in tacchi e punta chiude e, cito “non mi interessa”. Si riceve alla porta di ingresso, aperta solo per metà, ed in questo metro di spazio vengono dati i biglietti per i vari servizi, che vengono erogati alla porta, in mezzo alla gente, lì, fuori. E così, che si tratti di registrare un atto, o di pagare le tasse di una sentenza, o una multa, tutti sanno cosa deve fare la persona accanto, in palese violazione di ogni norna sulla privacy. Ma non basta. La gente viene lasciata totalmente all’esterno della struttura che, sia dentro che fuori, in strada, è del tutto ricoperta di erbacce, rovi, rifiuti, cassonetti della spazzatura pieni, dove viene posizionato anche il foglio in cui ci si può prenotare. Una vergogna indicibile. Se si fosse trattato di una privata attività commerciale, sarebbero intervenute le forze dell’ordine: igiene 0, privacy 0, norme anti covid 0. Sulla disponibilità del personale taccio che è meglio. Mi piacerebbe trascorrere lì una intera mattina, tra la sporcizia, in fila, con il direttore dell’ufficio di Barcellona PG. Così, solo per fargli assumere la consapevolezza del servizio che dirige.”