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In un ambiente variopinto con i colori che vanno dall’ocra al giallo luminoso, al viola nelle sue varie tonalità, si entra nei locali del servizio di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza di Via Risorgimento 19 a Barcellona Pozzo di Gotto, dove nella mattinata di mercoledì 6 luglio 2022, è stata inaugurata la sala “Gruppo Ado”, un gruppo esperienziale che espleta la propria attività sin dal 2017, si struttura come piccolo gruppo di 6-8 adolescenti, dai 14 ai 18 anni.

Per ogni adolescente, nel tempo del proprio ‘so-stare in gruppo’, rappresenta una risorsa evolutiva. Il gruppo consente infatti ad ogni ragazzo, il proprio unico e specifico percorso di soggettivazione, aiutando a riflettere, ad accostare le proprie vulnerabilità e a maturare. È condotto dalla Dott.ssa Maria Grazia Castorina, Dirigente Psicologo – Psicoterapeuta e condiviso con la Dott.ssa Anna Maria Randazzo, Dirigente Medico Referente NPIA.

Nel corridoio in bella vista oltre a stampe dei Minions e di Titti il Canarino, fa bella vista la Colomba della Pace, della quale parleremo più avanti. Proseguendo si arriva alla nuova sala che accoglierà il gruppo dei ragazzi adolescenti dai 14 ai 18 anni. Questa è stata decorata da Fabiana Lualdi ed infatti alle pareti campeggia il suo bellissimo ‘Albero della Vita’ circondato da farfalle, oltre ad un proiettore e ad uno schermo donati dall’imprenditrice Angela Calpona titolare del rinomato salone “ArteCapelli” e dalle sue clienti.

La Calpona ha dichiarato: “La mia idea nasce dalla volontà di realizzare una rete di solidarietà. Le mie clienti si sono prestate a fare le modelle per un calendario. Gli incassi del progetto sono stati utilizzati per investire in attività sociali sul territorio. Ho conosciuto la realtà di questo centro grazie all’impegno delle dottoresse coinvolte, che tanto si spendono per questi bambini. Tutti uniti dobbiamo contribuire a restituire speranza al mondo  partendo proprio dai bambini.”

Angela Calpona circa 3 anni fa, con l’aiuto del fotografo Ignazio Brigandì e di alcune sue clienti che hanno prestato il volto, ha realizzato un calendario che è stato poi venduto e il cui ricavato è stato devoluto in beneficienza. Ma poiché in tutto questo periodo la situazione è stata bloccata per via del Covid, solo adesso si è potuto provvedere a donare il tutto al centro di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza, individuato come beneficiario dei ricavi del calendario.

In una stanza colma di uditori si è aperta l’inaugurazione, presenti il Simdaco Pinuccio Calabrò, Padre Santino Colosi, la Dott.ssa Randazzo, la psicologa Castorina che guida il gruppo dei ragazzi, Fabiana Lualdi artista,  Angela Saja Prof.ssa di Arte e Immagine e artista, le Dirigenti Scolastiche Franca Canale, Carmela Pino e Da Campo e Italia, gli assistenti sociali, in rappresentanza del centro “Cairoli” Anna Maria Puliafito,  Angela Calpona parrucchiera, la Dott.ssa Santina Patanè in rappresentanza dell’Asp di Messina.

Dopo il saluto del Sindaco di Barcellona, è intervenuta la Dott.ssa Santina Patanè, direttore del modulo dipartimentale UOC- NPIA, che ha avallato l’iniziativa e ha sostenuto l’importanza di questa attività. A seguire la Dott.ssa Maria Grazia Castorina che ha raccontato gli inizi e la storia del Gruppo Ado. Infine, il gruppo dei ragazzi ha mostrato il proprio video utilizzando uno dei doni, il videoproiettore.

A conclusione è stato offerto un buffet che spaziava tra gelatini, dolcetti e bevande offerte dai bar barcellonesi: Bar dello Studente, Gran Pasticceria Barbera, Bar Lo Cascio, Bar Black & White. Ortogel. Per i fiori Ikebana, mentre la tenda è stata gentilmente offerta da un benefattore che vuol rimanere anonimo. Le decorazioni di palloncini, i fiori in tuille e le farfalle in polisterolo sono state realizzate da “La Casa di Lory” ed offerte dalla NPIA. Inoltre durante l’evento si è parlato di due progetti che verranno  attuati: dell’integrazione di una unità del personale, un’assistente e della collaborazione tra Comune  e Asp cosa che è già in atto. Quindi Padre Santino Colosi dopo aver letto un passo della Bibbia, ha benedetto i locali.

 

La Dirigente Scolastica dell’I.C. Capuana, Dott.ssa Carmela Pino, ha donato il maxi elaborato pittorico “Colomba della Pace” alla Dott.ssa Anna Maria Randazzo. Tempera e acrilico su carta, 450 x100 cm, Aprile 2022, è stata realizzata nell’ambito del più ampio Progetto di Arte “Giovanni Verga e l’Arte visiva”, in occasione delle celebrazioni del Centenario Giovanni Verga, promosso dalla Dirigente Pino, ideatrice la prof.ssa Angela Saja, docente di Arte e Immagine, Scuola sec. Verga. Si tratta di un omaggio che le alunne e gli alunni (Classi IV A t.p. – IV B t.p. Scuola primaria Capuana – Classe II B Scuola sec. Verga), in questo periodo storico difficile, hanno fatto all’Artista ucraina Maria Prymachenko (1909 – 1997, Bolotnya, Ucraina), che nel 1982 dipinge una colomba bianca in volo immersa in uno stilizzato prato di tulipani, ed all’artista contemporanea Yayoi Kusama (Matsumoto, 22 marzo 1929) famosa per i suoi motivi a punti ripetuti.
Un omaggio che possa essere letto come simbolo e messaggio di Pace per tutti noi, un buon auspicio per il nostro futuro.

L’artista naïf Maria Prymachenko, ammirata in tutto il mondo e in vita anche da Pablo Picasso e Marc Chagall, è stata una pittrice esponente della pittura popolare e dello stile naif dell’Ucraina. Artista autodidatta, si è occupata di pittura, ricamo e ceramica.
“La sua è stata un’esistenza difficile, segnata anche dalla disabilità, che in netto contrasto con la vitalità delle sue opere, si eleva oggigiorno a emblema di pace e di coraggio offrendo lo spunto per analizzare un fondamentale spaccato dell’arte ucraina.”
La sua figura è stata portata alla ribalta delle cronache a causa della guerra in atto in Ucraina, suo Paese natale, e per la perdita di 25 sue opere a seguito della distruzione del Museo di Storia Ucraina a Ivankiv.


L’altra artista a cui gli alunni si sono ispirati per l’elaborazione del maxi dipinto è Yayoi Kusama, nata nel 1929 a Matsumoto, in Giappone, figlia di una famiglia dell’alta società. “Fin da bambina ha iniziato ad avere allucinazioni visive e uditive, percependo un’aura particolare intorno ad alcuni oggetti e sentendo gli animali parlare. Il suo modo di reagire è stato appoggiarsi all’arte: con l’ausilio di una semplice matita ha iniziato a riprodurre ciò che faceva parte di questo mondo, trasformando l’ARTE IN UN ANTIDOTO.
Appassionata di pittura, è stata ostacolata in tutti i modi dai genitori, che volevano relegarla ad un ruolo minore: proprio da quel momento la Kusama ha iniziato a ribellarsi al sistema, sognando di abbandonare il Giappone non appena ne avesse avuto la possibilità. Dedicandosi con grande dedizione allo studio dell’arte, un giorno trovò in un negozio un libro con i dipinti di Giorgia O’Keeffe, moglie di Alfred Stieglitz, e prese la decisione di scriverle.
Fu proprio dopo aver ricevuto la sua risposta che per Yayoi Kusama si spalancarono le porte degli Stati Uniti, trasferendosi prima a Seattle e poi a New York. Dopo un periodo di difficoltà, la geniale artista giapponese iniziò ad esporre le sue prime creazioni, consolidando poi sempre di più la sua posizione nell’avanguardia newyorkese e diventando a tutti gli effetti una rivoluzionaria.
Dopo anni di intensa produzione, in cui ha esposto nei più grandi musei del mondo, nel 1975 la Kusama decise di tornare in Giappone per ricoverarsi in un ospedale psichiatrico di Shinjuku, a causa di alcuni problemi alla vista e delle allucinazioni. Dal 1977 è diventata ospite fissa presso il Seiwa Hospital a Tokyo, ma questo non le ha in alcun modo impedito di affittare un atelier davanti all’ospedale, in cui si reca ogni giorno per dipingere. In questi anni infatti ha continuato a scrivere e a lavorare, collaborando anche con celebri brand di moda, come Louis Vuitton e Lancôme, e dedicandosi anima e corpo alla sua ricerca.”
Due significative artiste che hanno fatto dell’Arte la loro “cura”.