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Il senso di appartenenza e la forte sensibilità di una ragazzina espressi in una lettera profonda e forte. Lei si chiama Sophia, vuole che citiamo solo il suo nome, ma le sue parole sono tanto riflessive che ci rimangono impresse, in un momento storico e sociale come questo per la nostra cara ‘martoriata’ nazione Italia, colpita in ogni angolo di comunità dal maledetto virus covid-19.

Ed è per questo che riceviamo in redazione e pubblichiamo con piacere la lettera della cara Sophia: “Cara Italia, sembra essere trascorso molto tempo da quelle fredde giornate di febbraio, quando ancora il tempo scorreva in modo regolare e il mio mondo non era stato ancora stravolto da un’entità invisibile.
Sono a casa già da una settimana, ma mi sembra un’eternità; costretta a rivivere ogni giorno come quello precedente, nello stesso ordine, incosciente di quello che succede fuori da queste solite quattro mura, che sembrano ogni secondo di più restringersi e soffocarmi al loro interno.
Uno spirito libero come me non è abituato a non sentire l’intenso calore del sole accarezzare la propria pelle, il vento fischiare nelle orecchie, percepire la terra umida sotto i piedi; così mi limito a guardare il mondo dalla mia finestra, con sguardo desideroso e aperto all’infinito. Tutto sembra fermo, anche l’aria che respiriamo sembra essere immobile, come un film messo in pausa.
Magari quando tutto passerà avremo imparato a non dare più nulla per scontato, non lasciare che ogni singolo attimo che passiamo con le persone che amiamo si perda come granelli di sabbia nella memoria del tempo, senza bisogno che ritorni un maledetto virus qualsiasi a ricordarcelo.
Ora cara Italia penso a te, alla tua lunga storia, a te che sei stata protagonista di grandi conquiste, a te che hai conosciuto il Rinascimento, a te che hai vissuto le grandi guerre e sei sempre riemersa dalle macerie, a te che sei la regina della moda e della buona cucina, a te custode dell’arte e della cultura, a te che emozioni il mondo con il tuo inno e ci tieni con lo sguardo rivolto al cielo quando sfreccia il tricolore.
Mia grande Italia, continua a lottare con forza… Tu hai noi, il tuo Popolo, che aspetta solo di risvegliarsi un giorno e rivivere il calore di quegli abbracci così intensi che sembrano spezzarti, ma invece sono quelli che ti aggiustano il cuore”.