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È attualmente aperta al pubblico presso il Villino Liberty di Via Roma a Barcellona Pozzo di Gotto la mostra collettiva itinerante “Prole – Animangelo Atto III” organizzata dal gruppo AgaveBlu sotto la Direzione Artistica di Sebastiano Giunta.

Ci siamo recati a visitare l’esposizione in una mattina di fine ottobre e già dopo aver varcato la storica e pregiata cancellata ed i gradini d’ingresso abbiamo trovato ad accoglierci un dipinto di Lidia Muscolino che è certamente significativo ed esprime in modo incisivo il senso più profondo di questa mostra, giunta al suo terzo atto dopo la prima che si tenne nei Borghi di Castroreale, Novara di Sicilia e Montalbano Elicona oltre che a Barcellona Pozzo di Gotto e dopo la seconda che toccò Spadafora e Palermo.

Siamo proprio al terzo capitolo che ha esordito a Villa Vaccarino di Milazzo e attualmente è nella città del Longano. Tornando alla nostra visita ecco la prima stanza e qui troviamo i lavori di un duo di artisti che hanno stabilito uno speciale legame artistico fra loro: Carla Poggi e Luciano Navacchia. Entrambi risiedono ed operano fra Forlì e Cesena e negli anni scorsi nell’evento “Innesti” fecero un percorso nel quale la pittrice ha incontrato lo scultore e viceversa in un costruttivo interscambio. Le loro opere pittoriche sono perfettamente integrate in “Animangelo” e nella saletta sono affiancati da due significativi dipinti della sempre incisiva Ela (Carmen Puglisi) e dall’opera che probabilmente sta incuriosendo più di tutte le altre esposte, e parliamo di “Legate alla luna” di Roberta Serenari.

Nella sala centrale del Villino Liberty sono esposte le opere del Direttore Artistico della collettiva Sebastiano Giunta, “La lupa e i figli di Maria” e “La furia omicida di Erodiade” insieme ai lavori di Lidia Muscolino e Dania Mondello, mamma e figlia, opere fra le più originali dell’esposizione. La terza stanza è dedicata ai barcellonesi, le giovani Caterina Barresi e Carmen Curcuruto ed il veterano Nino Gentile, lavori molto particolari che esprimono la violenza distruttrice di certi episodi di cronaca che viviamo nella società odierna, un grido di denuncia molto importante. Quarto ambiente, la sala verde è appannaggio del catanese Francesco Sozzi – significativo il suo “Clessidra” che rappresenta il tempo che scorre e divora tutto – e dell’artista Wanda Ozieranska. Si chiude con l’ultima sala nella quale troviamo Marilena Carbone insieme ad altri dipinti di Giunta, Barresi e Curcuruto.

L’inaugurazione si è svolta nel pomeriggio di sabato 26 ottobre e dopo l’intervento iniziale di Sebastiano Giunta ha preso la parola anche l’Assessore Nino Munafò, il quale ha ringraziato gli artisti per questo nuovo evento culturale nella città di Barcellona Pozzo di Gotto. A seguire è intervenuta anche la pittrice Caterina Barresi, che fra l’altro è anche Presidente dell’Associazione Culturale “FilicusArte” di Milazzo: “La mostra Animangelo Atto III è un invito a guardare dentro di noi, i nostri quadri parlano, in un linguaggio che supera le barriere della ragione per giungere fino all’anima”. Quindi ha letto la poesia “Animangelo” scritta dal poeta novarese Santino Gatto mentre Sebastiano Giunta ha recitato la sua “Una bimba con occhi…”.

Intervento fuori programma e molto apprezzato è stato quello della poetessa Maria Sottile che ha declamato due poesie di sua produzione e composte in modo estemporaneo alla vista di due dipinti della mostra che l’hanno più colpita e parliamo di “Telefono killer” riguardante il quadro “Hikikomori – vita dietro una porta” di Caterina Barresi e “Ferite indelebili” sul dipinto “Senza Titolo” di Carmen Curcuruto. Ricordiamo infine che “Prole – Animangelo Atto III” che vede esposte opere nuove di ben 13 pittori, sarà aperta al pubblico fino al prossimo 22 novembre negli orari di apertura del Villino Liberty ovvero dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.00.