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Nel pomeriggio di mercoledì 1 Dicembre 2021 presso il Bar ‘Dop’ di Piazza Seme d’Arancia a Barcellona Pozzo di Gotto si è tenuta la presentazione del libro “Il Sole all’Orizzonte” (Edizioni Convalle) scritto dal giovane Simone Italiano.

 

Ad organizzare l’evento il Rotary Club di Barcellona P.G. insieme alla Pro Loco ‘A. Manganaro’ ed all’associazione ‘Teseo’ ed è stato proprio il Presidente Rotary Salvatore E. Miano a dare inizio ai vari interventi con il classico rintocco della campana: “Apprezzo la giovane età dell’autore di questo testo e la tenacia nello scriverlo, perché ha impegnato tre anni di tempo e non poche difficoltà. È bella la capacità di stupirsi, di fermarsi davanti ad un tramonto, cosa che ciascuno di noi dovrebbe riscoprire. Vi porto i saluti di Flaviana Gullì, Presidente della Pro Loco “A.  Manganaro”, che si scusa per non essere qui. E grazie al Dop che ci ospita.”

Primo intervento è stato quello del Dott. Attilio Andriolo, in rappresentanza dell’associazione ‘Teseo’, che ha invitato innanzitutto i presenti ad acquistare il libro, uno dei più letti negli ultimi tempi: “Grazie ai qualificati relatori, la nostra associazione promuove eventi culturali e intanto desidero ringraziare l’Assessore Antonio Foti di Milazzo per esser presente qui in sala. Andando al libro posso dire che trasmette una grande carica emotiva, un pathos che giungerà. Il tema è la verità contrapposta alla bugia, all’ipocrisia, la libertà che vince sulla coercizione, l’amicizia sull’indifferenza, temi molto dibattuti in psicologia ed in filosofia a partire al mito delle ombre di Platone. Traggo delle mie considerazioni, proprio nella parte oscura troviamo una grande opportunità di crescita. Simone Italiano ha indicato ai ragazzi la strada da percorrere, lunga e faticosa.”

 

La Prof.ssa Silvana Gitto, docente di filosofia, ha iniziato il proprio intervento parlando del protagonista che si affaccia alla maturità con il diploma di Liceo Classico, questa formazione serve per conoscere se stessi, con gli inevitabili scivoloni, con le sofferenze. Socrate, uno dei più grandi filosofi, insegna ciò: il concetto di verità si deve conquistare. Il sole è luce ed illumina il bene. D’altra parte sono i concetti del Cristianesimo e anche di Platone. Totò comprende meno l’angoscia di Matilde e non la sa aiutare. Ma la donna ha di più il quid dell’intuizione. Altro personaggio diverso è Stefano, che pur andando all’università è l’ignorante.”

Quindi ha preso la parola il Prof. Gino Trapani, Presidente Emerito della Pro Loco” Manganaro”, che ha affermato d’aver accettato l’invito a presentare questo libro perché, oltre al tema trattato, è bello che Milazzo e Barcellona possano essere in sintonia. “Il libro mi ha colpito, ha uno stile che potrei definire neo barocco, ricco di parole inglesi, di dialetto. Vorrei sottolineare alcune parole chiave: consapevolezza, desideri, sogni, aspettative, sinapsi, catarsi, nemesi, metamorfosi ecc. per dire che attorno a questi si svolge la vita di questo ragazzo. Il libro è diviso in due parti, è fatto con arte.”

A questo punto si è svolta una interessante chiacchierata fra la giornalista Katia Trifirò e l’autore. Varie le domande poste e le risposte di Simone Italiano ci hanno permesso di conoscerlo meglio, come scrittore e come uomo.
“Questa è la terza presentazione del testo di Simone Italiano, che ha avuto il suo esordio a Milazzo ed una seconda presentazione a Santa Lucia del Mela.  Devo dire che il libro è ancora molto comprato ed amato.”

La Trifirò ha quindi chiesto ad Italiano come fosse nata l’idea di realizzare quest’opera. “Tutto nasce da un sogno nel cassetto, rimandato a causa della quotidianità che ci affligge tutti. Ho intercettato il momento giusto per scriverlo, quello in cui finisci l’università e inizi a cercare lavoro. Ho iniziato nel 2018, ci sono voluti tre anni pieni. Il titolo ha destato curiosità ed è rimasto nel cassetto per molto tempo, ho chiesto l’opinione su questo e vi è stato chi lo ha ritenuto frivolo, anche l’editrice era perplessa. Si tratta di una metafora. C’è tanto di autobiografico ma non tutto. La capacità di meravigliarsi invece di mettersi davanti un monitor come fanno i ragazzi oggi. Le storie sono diverse, io mi rispecchio nei tratti caratteriali.”

“Uno dei temi è l’amicizia, che valore ha per te?” ha chiesto la Trifirò e Italiano ha così risposto: “Per me ha un valore sacro.”
Quanto viene dalla tua capacità di osservare e quanto dai libri che hai sul comodino? “Quasi tutto deriva dalla capacità di osservare… Emerge quell’autenticità che fa la differenza fra uno scrittore ed un altro, quando il lettore sente che quello che gli si racconta è vero.”
Tu scrivi per un ipotetico lettore oppure per te, come un fatto puramente terapeutico? “Io scrivo come terapia.”
Cosa ci insegna questo libro? “I principi e i valori che uno si porta dentro e di non fermarsi all’apparenza. Questo ragazzo è un antisistema perché è artefice di se stesso.”
Hai altri romanzi nel cassetto? “Sì, qualche idea c’è, ma è nella fase embrionale, e deve far i conti con gli impegni e la vita. Non vedo l’ora di mettermi a lavoro. Il prossimo libro avrà un finale aperto.”
In conclusione si è tenuto un breve dibattito, tutti i relatori hanno convenuto che questo libro dovrebbe essere adottato nelle scuole.