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Sabato 24 marzo 2018 alle ore 18,30 si terrà a Barcellona Pozzo di Gotto presso l’Auditorium San Vito la rappresentazione “Dramma Sacro”. L’evento è organizzato da BPW Italy Fidapa Sezione di Barcellona P.G. presieduta da Ilaria Cammaroto. Protagonisti gli attori dell’Associazione Teatrale “Primafila” per la regia di Francesco R. Vadalà. Dramma Sacro dello stesso Vadalà da Laude del XIII-XIV sec. ha il patrocinio del comune di Barcellona.

Durante il Medioevo, il ripudio verso il mondo pagano, rappresentato dal teatro classico, e la voglia di vivere esperienze collettive di spiritualità’ cristiana, diedero alla luce forme drammaturgiche del tutto nuove quali il dramma liturgico, il miracolo, il mistero e – soprattutto in Italia – la sacra rappresentazione. In questo modo la rappresentazione liturgica si arricchì di nuovi elementi teatrali, nacque così il dramma sacro; questo univa il rituale religioso ad una particolare mimica, e veniva rappresentato durante le celebrazioni della nascita e resurrezione di Cristo.

Tali forme drammatiche popolari, incentrate sui temi e i personaggi sacri della liturgia della Chiesa cattolica romana, si svilupparono dopo il 1200. Il dramma sacro si diffonde prevalentemente ad opera di laici in quasi tutte le regioni italiane contemporaneamente al Dramma liturgico ma, a differenza di questo, rappresenta un tipico fenomeno di esaltata religiosità popolare. Inoltre, nel nostro paese, è caratterizzato da un elemento originale: la Lauda, forma più’ importante di canzone sacra dialettale in Italia che, con il tempo, acquista carattere di rappresentazione sommariamente ma essenzialmente teatrale. Per far rivivere quelle che sono le origini del teatro in Italia, si propone ad un pubblico contemporaneo riletture e azioni sceniche tratte dalle laude del XIII e XIV secolo, che esprimono gli aspetti più’ suggestivi e affascinanti della complessa e controversa spiritualità’ medioevale. In sostanza, si è inteso rivisitare quell’antico dramma sacro attraverso una realizzazione che esalti, con l’azione scenica e il coinvolgimento del pubblico, il rispettoso inserimento della lingua antica e della spiritualità medioevale in una struttura nuova. Gli attori, mediante l’uso di una simbologia cristiana facilmente decodificabile, interpretano le laudi e, attraverso queste, raccontano la passione e la morte di Cristo.

Lo spettacolo trova, ovviamente, la sua massima quando viene realizzato in siti idonei, quali possono essere chiese o luoghi ricchi di fascino e l’Auditorium San Vito sarà certamente una location di tutto rispetto.