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È stata un’altra giornata molto bella quella svoltasi domenica 19 novembre nell’antico e pittoresco quartiere di “Pizzucasteddu” a Pozzo di Gotto in occasione della terza presentazione del libro “Vicoli di Barcellona e Pozzo di Gotto” di Bernardo Dell’Aglio.

Dopo le precedenti serate nel Vicolo Pensabene ed al Parco Urbano, in questa circostanza sono stati i Vicoli di Pozzo di Gotto assoluti protagonisti. In particolare la Via Risorgimento e le viuzze limitrofe, con punto d’incontro la bellissima fontana di Pizzucasteddu. Visite guidate curate da Walter Rizzo, Annalisa Dama.

L’Associazione “Pizzucasteddu Pizzu A Lampa” ha ancora una volta dato il meglio per valorizzare le antiche tradizioni del luogo, Antonio Natale, Giovanni Benenati, Mariella Calderone e Antonella Marchetta, insieme a tutto il gruppo hanno curato allestimenti bellissimi. Il pittore Mimmo Ciarrotta ha esposto alcuni suoi lavori, vi sono state degustazioni di cotognata e pane caldo. Fra gli organizzatori anche la Confraternita di Sant’Eusenzio. Infine la vera e propria presentazione del libro di Dell’Aglio che, viste le precarie condizioni metereologiche, si è tenuta nella Chiesa di Gesù e Maria.

La poetessa Maria Morganti Privitera ha recitato “A funtana du Pizzucasteddu”, suoi versi scritti proprio per questo evento.

Quindi la lunga ed interessante relazione dell’arch. Luigi Lo Giudice, del Direttivo della “Genius Loci”, il quale dopo aver lodato le associazioni e la gente del quartiere per la grande coesione ha sottolineato come il libro di Dell’Aglio sia stato presentato in modo itinerante. Si è detto emozionato da pozzogottese nell’esser stato coinvolto. Ha così proseguito: “Questo è l’ultimo libro che ci dà la possibilità di conoscere le testimonianze di chi ha vissuto un tempo qui; descrive, racconta un microcosmo tramite fotografie ritoccate volutamente al computer per dare ancor più luce a luoghi che potrebbero cadere, o sono già precipitati nell’oscurità. Immagini che sottolineano degrado, abbandono, quindi una sorta di opera denuncia”. Lo Giudice ha poi definito Dell’Aglio “continuatore inconsapevole dell’opera del grande artista barcelgottese Iris Isgrò, mio nonno, il quale spese gli ultimi vent’anni della propria vita realizzando opere pittoriche di questi luoghi; li accomuna poi la grande passione, poiché senza quest’ultima sarebbe impossibile raggiungere tali obiettivi. Ringrazio inoltre Bernardo per avermi citato nel libro riguardo la Processione del Corpus Domini, alla quale sono molto legato per via di un dipinto del nonno e da vari anni curo l’allestimento di un’altarino”.

A seguire è intervenuto Walter Rizzo, che dopo aver letto la poesia “U paisi di na vota” di Don Salvatore Micali, ha ringraziato Bernardo Dell’Aglio “per aver fatto un libro che testimonia l’appartenenza ad una comunità; stare insieme, ricordare, non restando isolati nella freddezza dei social; siamo qui per essere un insieme di tante voci che esigono che questa città torni vivibile, civile. Le tradizioni che ci hanno tolto devono ritornare, abbiamo l’obbligo di fare, affinché i nostri figli non vadano via.” Rizzo ha così chiuso: “Invito Bernardo a proseguire su questa strada, non è facile ma quando c’è la passione si ottengono i risultati. Vi invito ad acquistare il libro ed a riappropriarci dei nostri spazi”.

Quindi ha preso la parola l’autore ringraziando tutti i presenti, facendo un breve excursus sugli eventi passati organizzati dall’Associazione Culturale “Genius Loci” che presiede. Ha ribadito l’importanza vitale dell’associazionismo e della collaborazione mettendo insieme le varie competenze presenti in città. Infine il doveroso ringraziamento a Pierangelo Giambra, anche lui un passionale, che ha sposato questo progetto ed ha editato il libro.

La prof.ssa Tanina Caliri, brillante Rettore dell’Ute di Barcellona Pozzo di Gotto, ha sottolineato “l’attività di ricerca e di indagine che è verità storica ed il lavoro certosino sulla fotografiaricordando che all’Ute v’è un corso tenuto da Marcello Crinò sulla storia di Barcellona Pozzo di Gotto.

Padre Santino Colosi ha chiuso la serata affermando che “fondamentale deve essere la divulgazione della Cultura nella città, un libro non ha fatto mai male a nessuno anzi permette di allargare gli orizzonti”.