Condividi:

Nella mattinata di oggi, mercoledì 12 febbraio 2020, lo scrittore Antonio Alizzi ha incontrato gli studenti dell’Istituto Tecnico e Tecnologico “E. Fermi” di Barcellona Pozzo di Gotto, guidato dalla Dirigente Prof.ssa Antonietta Amoroso.

Prosegue quindi il tour per le scuole barcellonesi dell’autore del fortunatissimo “Vite da funamboli” (Sandro Teti Editore, Roma) che fu presentato per la prima volta in città lo scorso 12 gennaio presso l’Auditorium del Parco Urbano “Maggiore La Rosa”. Già in quell’occasione si notò come ci trovassimo di fronte un libro molto particolare e sicuramente interessante scritto da Alizzi, nostro concittadino che risiede nella lontana Russia. Poi sono seguiti gli incontri dello stesso con gli studenti del “Medi”, del “Copernico” ed anche il nostro direttore Francesco Barca, ha realizzato una bellissima intervista all’autore in esclusiva per la Testata Giornalistica.

Oggi questa ulteriore tappa nella sua Barcellona ed in una fra le scuole più attive su più ambiti per via dello spirito manageriale della brillante Dirigente Prof.ssa Amoroso unito alla cultura ed alla sensibilità della stessa che implica da sempre progetti didattico-educativi ma anche apertura al territorio e non poteva mancare questa presenza. Antonietta Amoroso ha proprio aperto l’evento con il suo indirizzo di saluto e di accoglienza ad Antonio Alizzi, ed ha ringraziato il docente Tonino Privitera, componente del gruppo di lavoro del progetto “Open-Air Museum” che ha curato l’organizzazione di questa presentazione ed ha coordinato i lavori. La Dirigente ha tenuto a sottolineare come la sua scuola sia sempre aperta a nuovi stimoli culturali ed è proprio ciò che scrivevamo sopra.

Quindi Antonio Alizzi, barcellonese di 38 anni, manager internazionale laureato in Relazioni Internazionali, Master in HR, PhD in Scienze Organizzative e Direzionali che dal  2011 al 2014 è stato docente all’Università di Verona e dal 2015 vive a Mosca, è intervenuto con un lungo intervento ed in piedi fra i ragazzi ha cominciato a parlare dei talenti che ciascuno di noi ha dentro, doni di Cristo Gesù che però non dobbiamo seppellire bensì far emergere. Occorre curiosità e impegno, così si farà in modo che le passioni diventino realtà, come è avvenuto con le persone che ha incontrato ed intervistato, pur non essendo giornalista. Il libro è un affresco della leadership contemporanea e delle sue poliedriche manifestazioni, e consiste in una raccolta di 19 intimi e profondi dialoghi con esponenti di fama mondiale delle arti, delle scienze, dell’economia e dello sport. Pur provenienti da quattro continenti e molto diversi tra loro, i protagonisti del volume sono come dei funamboli: combinando tecnica e coraggio, riescono a non perdere l’equilibrio e a proseguire nel loro cammino.

Tra i dialoghi contenuti in Vite da funamboli vi sono quelli con Andrea Bocelli, il Premio Oscar Paolo Sorrentino, Giovanni Minoli, il Nobel Zhores Alferov, il Compasso d’Oro Makio Hasuike, il Lama e Maestro buddista Tulku Lobsang, l’Archistar Charles Renfro, la Rettrice dell’Università di Milano Bicocca Giovanna Iannantuoni, l’imprenditrice Carlotta de Bevilacqua, lo scrittore Eduard Limonv, il fotografo David Yarrow, il regista Andrey Konchalovsky, l’artista Koen Vanmechelen ed altri. L’autore ha poi citato da esempio il fondatore di Aliexpress affermando che con curiosità, estro e problem solving si può arrivare ovunque, ovviamente rischiando come un funambolo.

Molto lungo è stato poi il confronto diretto con gli studenti che, dobbiamo dire, si sono fatti trovare pronti e soprattutto interessati e propositivi segno che l’incontro non è stato una mera esposizione di concetti pur importanti da parte di Alizzi ma un costruttivo confronto che può essere molto fecondo per il futuro dei ragazzi.  Importanti tematiche affrontate quella del bullismo, ma anche il fatto che la Sicilia non decolla perché noi sappiamo solo lamentarci e poi buttiamo la spazzatura per la strada mentre Mosca è pulitissima. Infine ha invitato i ragazzi a pulire ed abbellire ciascuno la strada in cui vive perché è importante nutrirsi di quella  bellezza che salverà il mondo. E a tal proposito esempio vicinissimo a noi di questa tipologia di comportamento è lo straordinario borgo di Cannistrà sulle colline sopra Barcellona Pozzo di Gotto che lo stesso Tonino Privitera insieme ad altri abitanti del luogo lo hanno reso un gioiellino di arte a cielo aperto ed evidentemente i funamboli esistono anche da queste parti. L’incontro è durato quasi quattro ore che però sono volate segno che si è trattato di una mattinata ben riuscita. Alizzi ha regalato alla Dirigente una icona russa mentre la Prof.ssa Amoroso gli ha donato una targa ricordo di questa giornata.