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E’ in programma giovedì 2 dicembre la manifestazione in difesa dell’ospedale Cutroni Zodda, su questo team invita alla massima partecipazione anche il sindaco Pinuccio Calabrò.

“Le scelte di politica sanitaria fatte dalla Regione Siciliana nell’ultimo quindicennio hanno condannato a morte un innocente: il “Cutroni Zodda”, storico ospedale cittadino che nel corso di più di un secolo ha fatto nascere e curato generazioni di cittadini barcellonesi e del comprensorio, è stato di fatto smantellato, ridotto al più a serbatoio di personale in favore degli altri presidi dell’ASP di Messina.
A nulla sono valse le proteste che nel corso di questi anni si sono levate dai più diversi settori della società civile, la Regione Siciliana ha perseverato pervicacemente nel suo disegno!
Anzi, c’è di peggio: i rappresentanti aziendali, mentre oggi nella sacralità delle sedi istituzionali assumevano impegni solenni di potenziamento – o almeno di mantenimento – della funzionalità dell’ospedale, all’indomani, nei fatti, continuavano l’opera di demolizione.
Qualcosa di simile l’abbiamo vissuta proprio in questi ultimi giorni, quando i vertici aziendali si sono impegnati, davanti al Comitato civico pro ospedale e ai Consiglieri comunali, a riattivare prontamente il servizio di pronto soccorso, mentre appena un paio di giorni dopo lo hanno letteralmente svuotato di personale, paramedico e medico, e stabilito che funzionasse soltanto in orario diurno e per pazienti affetti da Covid-19.
Ognuno afferma che la responsabilità di questi fatti è sempre di qualcun altro, una volta della legge nazionale, una volta del decreto regionale, una volta ancora di chissà cos’altro, ma resta il fatto che il presidio barcellonese ed insieme ad esso la rete sanitaria pubblica di tutto il versante nord del messinese sono stati letteralmente fatti a pezzi.
Queste miopi politiche hanno infatti smantellato le strutture sanitarie dell’ASP lungo tutta la costa tirrenica della provincia, per circa 100/120 chilometri: Milazzo è al collasso, soprattutto nell’area dell’emergenza-urgenza, il presidio di Barcellona Pozzo di Gotto è stato ridotto ad un simulacro di ospedale, Patti e S. Agata di Militello cercano in qualche modo di sopravvivere.
E poi null’altro, mentre sul versante ionico – da Messina a Catania (per circa 80/90 km) – l’offerta sanitaria pubblica presenta un ricco bouquet di opportunità, con ampia disponibilità di posti e strutture avanzate.
Sulla costa tirrenica è vietato ammalarsi, a meno di essere pronti a “viaggi della speranza”!
Per questo i cittadini di Barcellona Pozzo di Gotto e del comprensorio pretendono che il “Cutroni Zodda” riacquisti la sua dignità di ospedale, almeno di ospedale di base come è scritto a chiare lettere nella programmazione regionale.
Per questa ragione il Comitato cittadino in difesa dell’ospedale ha promosso per il prossimo 2 dicembre una manifestazione pubblica, con un corteo che a partire dalle 9,30 si muoverà da Piazza Duomo lungo le principali vie cittadine.
Alla manifestazione parteciperanno tutte le forze sociali e sindacali, il mondo dell’associazionismo ed i ragazzi delle scuole cittadine, i nostri figli.
Ovviamente ci sarò anch’io e saranno in prima linea tutti i sindaci del Distretto socio sanitario 28 in rappresentanza delle comunità.
Maggiore sarà il numero dei partecipanti, maggiore sarà la visibilità e la forza della protesta. Numerosi dovranno essere anche i barcellonesi, per difendere il loro ospedale!
Per questo invito tutti i cittadini di Barcellona Pozzo di Gotto ad unirsi a noi, ad una iniziativa che è di tutti e di ciascuno per difendere il diritto alla salute, venerdì 2 dicembre 2022, ore 9,30 in Piazza Duomo”.