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L’approvazione dell’atto aziendale da parte del management dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina rappresenta una prima e fondamentale tappa nella direzione di un efficiente ed efficace riordino della sanità provinciale.

Passaggio importante per il comprensorio di Barcellona Pozzo di Gotto, fortemente penalizzato dal precedente governo regionale che addirittura aveva previsto la soppressione del presidio ospedaliero.

Plaude all’approvazione dell’atto aziendale l’amministrazione comunale del Longano: “Bisogna dare atto al Presidente della Regione, all’Assessore regionale alla Sanità, nonché ai deputati regionali barcellonesi, di avere mantenuto gli impegni che avevano concordemente assunto in campagna elettorale per risollevare le sorti dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto.

L’atto aziendale rende esecutivo il riordino della rete ospedaliera che prevede per la nostra città un presidio di base autonomo e riconsegna alla comunità, non soltanto cittadina ma anche del comprensorio, una struttura in grado di garantire i livelli essenziali di assistenza e l’area delle urgenze-emergenze.

In sede di definitiva approvazione, per dare piena ed effettiva autonomia “Cutroni Zodda”, è tuttavia auspicabile che il Direttore Generale, Dott. Paolo La Paglia, valuti la possibilità di trasformare le Unità semplici in Unità semplici dipartimentali.

Inoltre, con l’approvazione definitiva di tale atto, propedeutico alla predisposizione delle piante organiche, sarà possibile rinfoltire gli organici di tutte le figure professionali ad oggi mancanti e/o carenti – quali medici, infermieri, OSS, OSA – necessari per garantire la piena funzionalità di una struttura sanitaria sino ad oggi in sofferenza e che ha potuto fornire i servizi grazie all’abnegazione degli operatori sanitari.

Di vitale importanza, peraltro, risulta la concreta istituzione delle Unità operative – ortopedia, urologia ed oncologia – previste dalla rete ospedaliera, ma che nell’atto aziendale sembrano sub iudice e subordinate alle disponibilità finanziarie dell’Azienda.

Ancora, è necessario che i reparti chirurgici (chirurgia generale, ortopedia, urologia) vengano attivati nel più breve tempo per consentire una piena attività del blocco operatorio, e ciò non soltanto per rispondere efficacemente alle necessità dell’utenza, ma anche perché la nostra struttura sarà oggetto di monitoraggio e verifica da parte della Regione e le sue prospettive future – la sua sopravvivenza – saranno determinate anche dagli indicatori di performance non soltanto delle singole discipline, ma della struttura nel suo complesso: in altri termini da ciò che in termini aziendalistici è definita produttività.

Perché ciò si realizzi è importante che i deputati barcellonesi continuino a battersi in Regione affinché siano reperite e rese disponibili le risorse necessarie.

Altrettanto importante, poi, è la riorganizzazione della rete del territorio, con l’introduzione di linee guida utili a coniugare efficacemente la medicina di base e quella ospedaliera per evitare non soltanto sovraffollamenti nei servizi di pronto soccorso, ma soprattutto ricoveri impropri ed accessi all’area dell’emergenza di pazienti che potrebbero essere dirottati presso i servizi sanitari di base.

Nel rinnovare, dunque, l’apprezzamento a tutti per quest’impegno condiviso che ha condotto al risultato attuale, è tuttavia d’obbligo aggiungere l’appello alla deputazione a non abbassare la guardia per assicurare che sia concretamente raggiunto il risultato finale della piena operatività del “Cutroni Zodda” e siano restituiti ai residenti di Barcellona Pozzo di Gotto e del suo comprensorio il diritto alla salute costituzionalmente protetto e la piena dignità di cittadini.”