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“L’Ospedale Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto non sarà più esclusivamente destinato all’emergenza Covid e ben presto, dopo gli impegni assunti oggi dall’Assessore Giovanna Volo, tornerà a una progressiva e speriamo piena funzionalità”. Ad annunciarlo è il parlamentare di Fratelli d’Italia, l’onorevole Pino Galluzzo, al termine della seduta dedicata alla situazione inerente il nosocomio del Longano, convocata su esplicita richiesta del deputato, anche alla presenza dei rappresentanti del Comitato civico pro Ospedale, degli amministratori del Comune di Barcellona e del Distretto socio-sanitario 28.

“Sono stati assunti impegni ben precisi e l’assessore Volo convocherà per venerdì i direttori delle aziende che verranno coinvolte – annuncia l’onorevole Galluzzo -. Verranno assegnati dei cardiologi al Cutroni Zodda, tramite gli imminenti bandi in definizione dell’Asp di Messina, oltre agli incentivi garantiti dall’arrivo di professionisti che giungeranno dalle altre aziende, quali il Piemonte, il Papardo e il Policlinico universitario».

Focus anche sul Pronto soccorso del Cutroni Zodda, fino ad oggi asservito solo alla registrazioni dei pazienti contagiati: «La volontà e la necessità che abbiamo evidenziato è che venga attivato 24 ore su 24 per garantire il soccorso e l’emergenza-urgenza – dichiara l’on.Pino Galluzzo -. Ci riterremo soddisfatti solo quando la prospettiva e gli impegni presi diventino realtà con la completa attuazione. Ringraziamo l’assessore Volo per avere accolto le nostre proposte, così come gli amministratori presenti alla seduta, il vicesindaco di Barcellona Santi Calderone e il presidente del D28 Eugenio Aliberti. Altresì, ritengo che la presenza del Comitato civico a difesa del Cutroni Zodda sia stata fondamentale, tanto quanto la disponibilità concessa dal presidente della Commissione salute, l’on. Giuseppe Laccoto”.

Mentre nel pomeriggio era arrivato l’ennesimo appello dal comitato per la difesa dell’Ospedale Cutroni – Zodda di Barcellona P.G. e tutte le associazioni aderenti all’iniziativa di mobilitazione dello scorso 2 dicembre 2022. 

“Alla Commissione alla salute dell’Assemblea Regionale Siciliana
Il Comitato Civico, spontaneamente costituitosi a salvaguardia del presidio ospedaliero “Cutroni –
Zodda” di Barcellona P.G., e l’ampio novero di Associazioni ed OO.SS. espressione della società
civile dell’intero distretto sanitario D28 (facente capo alla ASP di Messina) sono qui presenti oggi
per sottolineare, una volta di più, la profonda preoccupazione di un’intera comunità circa il futuro
del menzionato nosocomio.
Futuro che dopo svariati anni rimane ancora inopinatamente e drammaticamente incerto!
La finalità delle iniziative che il cartello comprendente il Comitato e le Associazioni (per brevità di
seguito solo Comitato) si propone è quella, per l’appunto, di recepire, sostenere e, quindi, addurre a
tutti i livelli istituzionali (di rilievo politico e sanitario) il diffuso, crescente malcontento che trova
ampia giustificazione in un diritto alla salute da troppo tempo avvertito come letteralmente
calpestato. La manifestazione di protesta di massa del 2 dicembre ultimo scorso ha conferito
piena evidenza all’esasperazione dei cittadini
L’emergenza Covid ha di fatto comportato, a suo tempo, la conversione dell’intera struttura
ospedaliera in “Covid-Hospital” con conseguente sospensione di tutte le attività relative alle
branche cliniche ed ai servizi ivi ordinariamente attivi.
Si è trattato di una misura che, concepita con siffatte modalità, ha costituito un’intollerabile
penalizzazione per l’utenza del territorio ed un oggettivo impoverimento, quali-quantitativo, delle
professionalità presenti nello (una volta “glorioso”!) ospedale civile “Cutroni-Zodda”.
Tutto quanto dianzi premesso, il Comitato intende, con la richiesta di interlocuzione a codeste
Autorità avanzata, perseguire i seguenti obbiettivi:
• Conferire evidenza al circuito comunicativo che lo lega alla cittadinanza (delle cui profonde
preoccupazioni intende qui rendersi interprete);
• Pervenire ad un confronto serio e costruttivo (volte all’adozione di soluzioni adeguate ad
affrontare la questione della salute pubblica nel Distretto di cui trattasi con la solerzia che queste
stesse soluzioni, ormai imprescindibilmente, pretendono!);
• Riaffermare, con la necessaria risolutezza, la volontà condivisa di pervenire all’istituzione di un
“Ospedale di Base” efficiente, capace di erogare servizi medico-chirurgici efficaci e congrui con i
bisogni di salvaguardia del “diritto alla salute” in un distretto sanitario i cui abitanti superano il
numero di 90.000 (numero che, per altro, conosce un sensibile incremento nei mesi estivi!);
• Ribadire che detto ospedale di base rientra a pieno titolo nel “Piano Regionale Sanitario”, e quindi
nella “rete ospedaliera” ivi configurata (decreto assessoriale n° 22/2019 dell’11/1/2019, recepito
con delibera n° 338 del 13/02/2019 dal D.G. dell’ASP di Messina), con il contestuale relativo
adeguamento sia sotto il profilo strutturale sia in termini di dotazione di unità operative
specialistiche sia attraverso l’entrata in funzione degli irrinunciabili presidi vocati al pronto
soccorso e alla gestione dell’emergenza-urgenza.
È intendimento del Comitato Civico attribuire agli argomenti dianzi esposti forza propulsiva e peso
dialettico al cospetto di tutti gli interlocutori di novero politico e sanitario nel convincimento che la
questione della sanità pubblica in questo angolo, tanto importante quanto dimenticato, di Sicilia sia
questione da affrontare senza ulteriori atteggiamenti dilatori ma, piuttosto, con serietà e concretezza
di iniziative, il che rimanda, ancora una volta, all’impegno ineludibile di tutti.
In tal senso il Comitato impegna, in primo luogo, le Autorità Regionali a reperire l’impiego di tutte
le necessarie e urgenti risorse professionali, umane ed economiche, onde l’ASP di Messina possa
procedere alla piena rifunzionalizzazione del nosocomio.
A tal proposito non può non sollecitarsi a gran voce, quale atto preliminare ineludibile, la definitiva
risoluzione della quanto mai vexata quaestio della pianta organica di detto presidio ospedaliero
(questione divenuta francamente intollerabile sotto ogni punto di vista) sulla base di una puntuale
ed inequivoca ricognizione relativa al personale sanitario, appartenente alle diverse branche e
qualifiche, che risulta in servizio a Barcellona P.G. ma che è stato, di fatto, trasferito presso altre
strutture con provvedimenti spesso assolutamente estemporanei ed emanati in maniera del tutto
scoordinata e difforme dalle norme contrattuali regionali e nazionali.
A chiosa si voglia consentire di sottolineare il debito di chiarezza, ma anche di cortesia
istituzionale, contratto nei confronti della comunità dei cittadini del Distretto D28 con capofila il
Comune di Barcellona Pozzo di Gotto dalla dirigenza dell’ASP di Messina, la quale si è in più
occasioni sottratta alla richiesta di confronto finalizzato ad una maggiore intelligibilità di una
questione, quella sanitaria appunto, divenuta incontestabilmente grave (assai lunga, ormai, è la
sequenza delle inefficienze “di sistema” che hanno mutato in tragedie vicende cliniche che, se
affrontate con una razionale organizzazione con impiego di adeguate risorse umane e strumentali,
avrebbero avuto esito certamente diverso riverberandosi, per altro, i problemi di presa in carico dei
pazienti sui nosocomi viciniori, a cominciare da quello di Milazzo il cui pronto soccorso è
letteralmente alla paralisi).
Con l’occasione si ringraziano il presidente della commissione On.le Giuseppe Laccoto,
l’assessore regionale Giovanna Volo e tutti i deputati che oggi hanno prestato doveroso ascolto alle
pressanti istanze civiche. Si attendono, così, per quanto esposto riscontri tangibili ed in tempi rapidi
da parte di tutte le istituzioni coinvolte che devono fornire in termini contabili e organizzativi utili
risorse per migliorare la sanità regionale in tutte le sue forme e branche, affinché i siciliani abbiano
adeguata assistenza e cure efficaci per soddisfare il diritto alla salute. In questo senso vanno
salvaguardati in termini di omogeneità territoriale sia per quanto concerne l’erogazione dei
livelli essenziali di prestazioni sanitarie che dei livelli essenziali di assistenza, che possiedono
normativamente piena copertura costituzionale.
Il comitato per la difesa dell’Ospedale Cutroni – Zodda di Barcellona P.G.
e tutte le associazioni aderenti all’iniziativa di mobilitazione”.