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“Mentre riecheggiano ancora gli accorati slogan dei cittadini barcellonesi che hanno partecipato in massa alla manifestazione del 2 dicembre scorso, dalla stampa locale si apprendono notizie che illudono e destabilizzano la cittadinanza”, interviene così, la sempre attiva presidente Carmen Bruno, APS ARIA NUOVA.

“Secondo una nota di cui non è riportata la fonte, – spiega in un comunicato stampa – all’ospedale Cutroni Zodda riaprirebbe l’ambulatorio di riabilitazione e presto saranno riattivati anche i posti letto per la degenza h24.

Sarebbero state, infatti, completate le procedure di assunzione di due medici, che affiancherebbero gli altri colleghi già in servizio. Sarebbe stato ultimato il trasferimento dalla sede di via Statale Oreto e sarebbero iniziate le visite ai pazienti in cura.

Non solo, addirittura già nei prossimi giorni tornerebbero attivi anche i posti letto per i ricoveri dei pazienti che necessitano di una cura nel corso delle 24 ore.

Purtroppo quanto detto non trova riscontro nei fatti, poiché all’ospedale di Barcellona non è stato riaperto alcun ambulatorio di riabilitazione; non è mai iniziato il trasferimento dal Centro Riabilitazione Oreto; non sono mai iniziate le visite ai pazienti in cura ed, infine – circostanza che rende la notizia ancora più paradossale – dal 14 dicembre il reparto di Riabilitazione è stato definitivamente consegnato alla Medicina che lo ha già occupato!

E del resto, come potrebbe riaprire una degenza h24 se il personale medico della Riabilitazione, già ridotto ai minimi termini, è stato da poco ulteriormente depauperato con l’invio di uno dei 2 fisiatri presso l’ospedale di Taormina?

La verità – dietro la bufala – é che le procedure di assunzione di cui si parla consistono unicamente nel reclutamento di un unico fisiatra resosi inizialmente disponibile ad un incarico di soli 25 giorni (!!!) con scadenza 31 dicembre 2022, ma che poi non ha più dato sue notizie.

L’unica cosa vera è che nel reparto di Riabilitazione di Barcellona sono presenti strumentazioni all’avanguardia per la riabilitazione motoria, peccato però che da circa 3 anni essi giacciono completamente inutilizzati. Speriamo di essere smentiti dai fatti, ma la sensazione è che si tratti dell’ennesimo tentativo di gettare fumo negli occhi”.