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«Quella dell’ospedale di Barcellona non è una battaglia contro l’Asp ma deve essere quella della città, che deve ascoltata politicamente a Palermo». A dirlo è Carmelo La Malfa, referente della Cisl Messina a Barcellona Pozzo di Gotto, che questa mattina ha partecipato alla riunione convocata al Comune sul futuro del Cutroni Zodda.

«Ci è stato comunicato che lo scorso 11 novembre è stata presentata alla Regione la nuova pianta organica che comprende anche il Pronto soccorso – prosegue La Malfa -. Anche se dovessero, a dicembre, approvare la pianta organica il problema non sarebbe risolto definitivamente. Occorre dare sicurezza al presidio attraverso la garanzia della presenza di quelle figure di medici essenziali per la struttura. Andremo avanti nella battaglia che stiamo conducendo, continueremo il nostro impegno a cominciare dalla manifestazione del 2 dicembre che dovrà rappresentare un grido unico di tutta la città».

“Alle tante decine di migliaia cittadini di Barcellona e dei numerosi comuni dell’hinterland è vietato ammalarsi o avere un problema sanitario acuto che potrebbe richiedere l’assistenza del pronto soccorso del Cutroni Zodda dalle ore 20,01 alle ore 7.59 di ogni giorno. Nel momento in cui abbiamo appreso che il pronto soccorso dell’ospedale di Barcellona garantirà il diritto alla salute in modalità part-time pensavamo di assistere ad una puntata di “Scherzi a Parte”. Purtroppo, al di là delle battute, si tratta della sedicente soluzione, a nostro avviso insultante ed indecente, che è stata partorita per tentare di placare la giusta ondata di indignazione della popolazione. Rabbia ed irritazione che, ogni giorno di più, stanno giustamente montando nell’opinione pubblica e nei cittadini-utenti gravemente mortificati ed offesi per questa idea bislacca che, come si sul dire, evidenzia come la toppa è molto peggiore del buco” lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Livio Andronico, segretario generale Uil Fpl Messina, e Corrado Lamanna, Responsabile Area Medica Uil Fpl.

“La Uil e la Uil Fpl ribadiscono che l’ospedale di base di Barcellona deve essere assolutamente mantenuto rispettando quanto previsto dalla normativa nazionale (decreto Balduzzi) e regionale vigenti. E’ opportuno ricordare ai tanti smemorati che il decreto dell’Assessorato regionale alla Salute, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 6 del’8 febbraio 2019, assegnava all’ospedale di Barcellona n. 110 posti letto, suddivisi tra i reparti di medicina interna, ortopedia e traumatologia, chirurgia generale, astanteria, urologia oncologia, neurologia, geriatria, lungodegenza, malattie infettive, riabilitazione funzionale. Pertanto, non sono ammesse o giustificate scorciatoie che hanno un solo obiettivo: la chiusura del Cutroni Zodda” hanno proseguito i sindacalisti della Uil.

“Per quanto ci riguarda non consentiremo che si consumi questo vero e proprio delitto e ribadiamo la nostra convinta adesione alla manifestazione del prossimo 2 dicembre indetta dal Comitato civico pro-Ospedale. Chiediamo, infine, che la classe politica, al di là di appartenenze ed eventuali ordini di scuderia, si caratterizzi, senza sofismi o inutili e vuote parole di circostanza, per essere parte integrante di una battaglia limpida e trasparente finalizzata a garantire la sopravvivenza del Cutroni Zodda coinvolgendo il nuovo governo regionale siciliano che ha in mano il destino del nosocomio. Ci troviamo in un momento nel quale non è più il tempo di tatticismi poiché sul futuro del presidio ospedaliero di Barcellona vi sono soltanto due opzioni: o dalla parte della salvaguardia e del rilancio dell’ospedale di base con un pronto soccorso full-time e con tutti i reparti previsti aperti ed attivi oppure accanto a chi, scientemente, ha colpevolmente deciso la definitiva cancellazione del Cutroni Zodda dalla rete ospedaliera” hanno così concluso Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Livio Andronico, segretario generale Uil Fpl Messina e Corrado Lamanna, Responsabile Area Medica Uil Fpl.